“L’incidente di questa mattina al IV Sporgente, costato la vita a un giovane operatore portuale, ci mette di fronte alla necessità di fermarci e riflettere ancora sul tema della sicurezza sul lavoro.
Riteniamo di dover sospendere le iniziative di alcun genere oggi, a cominciare dalla visita al primo cantiere del quartiere Tamburi.
Alla famiglia e ai colleghi della giovane vittima giunga il nostro più sentito cordoglio”. Lo ha dichiarato in una nota Rinaldo Melucci.
Solazzo (CISL): “Inaccettabile stillicidio”
L’incidente mortale sul lavoro verificatosi oggi al quarto sporgente del porto, allunga inesorabilmente l’elenco di vite spezzate a Taranto e nel Paese, nonostante le continue denunce sindacali sulla mancata sicurezza e motivate da una progressività di eventi che contrastano, in particolare, con la dignità della persona e del lavoro, principi valoriali della nostra Carta Costituzionale.
La Cisl manifesta solidarietà e vicinanza alla famiglia di Massimo De Vita, 40 anni, impegnato in operazioni di movimentazione di un grosso carico di pale eoliche, ennesima dimostrazione di quanto le attività per le produzioni green non siano automaticamente lavori meno impattanti sui versanti della salute e della sicurezza.
Confermiamo ancora una volta la nostra fiducia nella Magistratura, perché prima possibile faccia chiarezza sulla dinamica dell’incidente odierno ma auspichiamo, ancora una volta, che gli Enti strumentali preposti rendano più cogenti ispezioni e controlli, prima che altri incidenti mortali si verifichino.
Da tempo a livello nazionale si chiedono azioni forti ed il rispetto di norme esigibili, il rispetto dei contratti e della dignità dei lavoratori, questioni non più eludibili a Taranto come nel resto del Paese.
I tanti protocolli su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro sottoscritti, vanno resi effettivamente applicabili e verificabili e ciò avviene con controlli e verifiche costanti e punendo chi tenta di eludere leggi e norme mettendo a rischio la vita delle lavoratrici e dei lavoratori.
La legalità ed il rispetto di norme e contratti abbia sempre diritto di cittadinanza a Taranto con nel resto del Paese.
Rizzo (USB): “Seconda vittima in meno di un anno al IV sporgente”
“Siamo sgomenti per l’ennesima brutta notizia che si verifica in questa città”. Così Franco Rizzo, coordinatore provinciale Usb Taranto, sul fatto tragico avvenuto nelle prime ore di oggi al porto di Taranto.
“Attendiamo che chi di competenza faccia gli accertamenti del caso e auspichiamo che davvero si volti pagina, cercando di arginare più possibile il triste fenomeno delle morti sul lavoro”.
“Va rilevato che Massimo De Vita, deceduto oggi, è la seconda vittima in meno di un anno nella stessa area. Ad aprile scorso Natalino Albano perse la vita cadendo da una nave sempre nel IV sporgente. Va da sé che questo impone una riflessione attenta sulla eventualità di introdurre misure di sicurezza aggiuntive e controlli più serrati”.
Fim, Fiom e Uilm proclamano sciopero
Le segreterie provinciali di Fim, Fiom e Uilm proclamano in data odierna l’ultima ora di sciopero, di primo e secondo turno, per tutto il settore metalmeccanico a seguito dell’ennesimo infortunio mortale avvenuto in data odierna presso il IV sporgente. L’incidente ha coinvolto un lavoratore di un’agenzia per il lavoro portuale della società TCT, addetto alla movimentazione delle pale eoliche che, secondo una prima ricostruzione dei fatti, sarebbe rimasto schiacciato per cause ancora da accertare.
È inaccettabile che si continui a morire di lavoro! Fim, Fiom e Uilm lanciano l’ennesimo grido di allarme alle istituzioni per accendere un faro sul tema della sicurezza che non può essere derubricata in favore dei profitti delle aziende.