Con il voto contrario del Gruppo del Partito Democratico, il Consiglio Comunale ha approvato le Linee Programmatiche, un documento di programma amministrativo che accompagnerà nei futuri cinque anni l’attività della Giunta guidata da Ciro D’Alò.
Il giudizio negativo del PD è motivato dal fatto che quel documento è una sostanziale riproposizione delle Linee Programmatiche presentate dal Sindaco nel 2016. In altre parole, la ripetizione di una sorta di “lista della spesa” che è rimasta solo sulla carta soprattutto in riferimento all’impegno del Sindaco a svolgere il mandato con trasparenza degli atti e coinvolgendo i cittadini nelle principali scelte mediante la istituzione del “bilancio partecipato” e del ”bilancio sociale”. Per non parlare delle continue violazioni dello Statuto comunale e dei Regolamenti consiliari che hanno limitato fortemente l’azione del Consiglio Comunale umiliando più volte la massima rappresentanza cittadina.
Le motivate proteste dell’opposizione hanno trovato l’autorevole conferma nei due forti richiami della Corte dei Conti.
Il primo con la “accertata inadeguatezza dei sistemi di controlli interni ai fini del rispetto delle regole contabili e dell’equilibrio del bilancio.” La conseguenza a questo grave rilievo dei giudici contabili non poteva essere ignorato tanto che il Consiglio Comunale ha urgentemente approvato il “Regolamento per la disciplina dei controlli interni” mettendo così le casse comunali al riparo da possibili futuri danni.
Il secondo forte richiamo della Corte dei Conti riguarda la “accertata tardiva sottoscrizione della “Relazione di fine mandato” evidentemente per eludere il giudizio degli elettori chiamati ad esprimersi nella consultazione elettorale dell’ottobre scorso. Questa negligenza o disattenzione del Sindaco comporta una sanzione pecuniaria che (per fortuna del Sindaco) non si applica per il solo anno 2021.
Ma purtroppo dobbiamo evidenziare che la negligenza o disattenzione del Sindaco è abbastanza frequente come dimostrano gli accadimenti nei passati cinque anni. Ne citeremo solo alcuni a conferma di ciò.
L’assenza di manutenzione oltre al mancato controllo e vigilanza sono stati probabilmente determinanti tra le cause dell’incendio nell’agosto scorso della pineta Frantella che ha praticamente distrutto l’unico polmone verde della città. Solo a seguito di una interrogazione del PD il Sindaco, dopo cinque mesi, è stato costretto almeno a parlarne in Consiglio comunale.
Sicuramente è stata anche distrazione del primo cittadino se per anni non si è accorto che in Piazza Unicef un suo consigliere comunale aveva costruito un immobile su area pubblica destinato ad attività commerciale che ha subito un sequestro penale per poi essere demolito.
Ma ancora più misteriosa è la dimenticanza per non aver presentato la necessaria documentazione per riscuotere le Royalties, il ristoro ambientale per la discarica, dovute dalla società ex Ecolevante causando un mancato introito per le casse comunali di oltre tre milioni di euro.
L’elenco delle “dimenticanze” potrebbe essere lunghissimo come quelle riguardanti le tariffe della TARI che, con la raccolta differenziata, dovevano diminuire ed invece sono destinate ad aumentare insieme ad altri balzelli in programma con il redigendo bilancio di previsione.
All’’indomani della vittoria elettorale il Sindaco ha dichiarato che “Ora possiamo rimetterci in viaggio “. Se le premesse sono quelle annunciate con le Linee Programmatiche, non ci rimane che l’appello ad allacciare le cinture perché il viaggio sarà sicuramente turbolento.
Il PD di Grottaglie è pronto a dare battaglia per limitare i danni che si prospettano per i cittadini.