L’intervento del candidato sindaco del centrodestra su Palazzo Archita ci dimostra una sola cosa: la sua inesistente conoscenza di quel che sta accadendo in città da quattro anni a questa parte.
L’intero progetto di riqualificazione di Palazzo degli Uffici, infatti, ruota intorno alla presenza dello storico liceo. Proprio per questo l’amministrazione Melucci ha deciso di ribattezzarlo con quel nome.
Nel progetto di riqualificazione, per il quale l’esecutivo guidato da Rinaldo Melucci ha recuperato ben 34 milioni tra fondi comunali e Cis, è già previsto il ritorno dell’intero indirizzo classico del liceo Archita in un’ala autonoma dell’edificio, mentre altri spazi saranno utilizzati come pinacoteca comunale, biblioteca, sede universitaria e servizi per il commercio e il turismo.
Il candidato di centrodestra, quindi, ha tentato di far passare per “geniale” intuizione un dato già acquisito e frutto di quella programmazione così capillare che ha contraddistinto l’amministrazione Melucci.
Avrebbe fatto meglio, invece, a chiedere conto al suo alleato Giovanni Gugliotti circa l’inerzia della Provincia, che avrebbe dovuto reperire (e non l’ha fatto) la quota parte dei fondi necessari per l’intervento di riqualificazione. Abbiamo dovuto farlo noi, trattando direttamente con il ministero della Cultura durante il governo Conte II, grazie alla sinergia con l’allora sottosegretario Mario Turco.
Ma forse il candidato di centrodestra non sapeva nemmeno questo.