Roberta Chyurlia amava la vita a cui è rimasta aggrappata come una guerriera fino alla fine. Sognava la laurea, una famiglia e forse dei bambini. Amava i gatti.
I suoi sogni sono stati infranti da un brutto male che purtroppo l’ha portata via a soli 26 anni. Era il 13 febbraio del 2018 e Roberta, lasciava questa terra alle 5.21 nella sua stanza di ospedale a Bologna, città in cui studiava.
Ricordo ancora quella mattina. Lessi il post di suo padre su Facebook in cui annunciava la morte di Roberta. La prima cosa che mi venne da dire fu: “No! Non è giusto”. Ricordo le preghiere di suo padre, i suoi post di speranza. Ricordo quella sofferenza inaccettabile e la leggo tuttora tra le righe quando scrive o parla di sua figlia. Il coraggio di Roberta ho imparato a conoscerlo così, attraverso i racconti di quel papà così forte e fragile allo stesso tempo. E come se l’avessi vissuta accanto a me. Quanto amore nelle sue frasi, nei suoi pensieri. E quanto dolore…
La lotta di Roberta è stata raccontata davvero attraverso i pensieri e i ricordi suo papà Pierfrancesco, che oggi ricorda commosso la sua “baby coccinella” volata in cielo troppo presto.
“Alle ore 5.21 di 4 anni fa a Bologna, nella tua amata Bologna sei andata via per sempre. Ti voglio ricordare così.. pazza come me, piena di allegria e amore per animali e bimbi. Una trascinatrice, consigliera e generosa. Tu mia figlia. Ti lascio andare”. Ha scritto suo padre su Facebook.
Roberta è una delle tante vittime del mostro. Cresciuta a Statte, si è poi ammalata a 25 anni. Diagnosi maledetta: osteosarcoma. Ha lottato, ha guardato in faccia il suo male, non ha avuto paura e lo ha chiamato con il suo nome. La sua battaglia si è purtroppo interrotta, ma non il suo messaggio, non il coraggio suo e della sua famiglia, testimonianza di un dolore troppo grande, contro natura, ciò che un genitore non dovrebbe mai provare.
Come quattro anni fa, anche oggi Tarantini Time si stringe a quella famiglia, agli occhi lucidi di Pierfrancesco quando ricorda Roberta, e al ricordo di una ragazza bellissima a cui la vita è stata strappata troppo presto.
Ciao Roberta, vola baby coccinella.