Il grido di allarme e di dolore lanciato dal mondo della pesca e della mitilicoltura tarantina sui ritardi nelle opere di bonifica del Mar Piccolo di Taranto non può restare inascoltato.
Già prima della fine dello scorso anno, in una missiva inviata al Ministro per il Sud e per la Coesione Territoriale Mara Carfagna, sollecitammo la nomina del Commissario delle bonifiche a seguito della scadenza della funzione assegnata al Prefetto di Taranto Demetrio Martino. Incarico che è stata riassegnato allo stesso alto funzionario di Governo, per soli tre mesi, tempo che appare insufficiente per poter imprimere un’accelerata agli interventi di bonifica e rilanciare così le attività della pesca e della mitilicoltura.
Ci uniamo dunque alla richiesta delle associazioni di categoria che a Taranto rappresentano questa importante fetta di economia, reiterata al Ministro Carfagna, di imprimere un’accelerazione sulle bonifiche, il risanamento e la riqualificazione delle zone inquinate del Mar Piccolo.
Alla bonifica è legato il futuro di un importante comparto economico del capoluogo ionico, identitario del territorio. Perdere ulteriore tempo significa ridurre sul lastrico un segmento della economia ionica che da dieci lunghi anni sta vivendo questa lunga fase di crisi e di incertezza.