Il patrimonio italiano è una realtà che, da sempre, esercita un fascino fuori dal comune. Sin dall’antichità, infatti, le civiltà che hanno vissuto sul territorio della penisola hanno lasciato testimonianze arrivate fino ai giorni nostri, e anche da un punto di vista paesaggistico gli scorci italiani hanno da sempre incantato generazioni di persone.
Ancora oggi, la più immediata conseguenza di tanta ricchezza è il turismo, che fa dell’Italia una delle mete più apprezzate tanto da un punto di vista culturale quanto da un punto di vista naturalistico; ma gli influssi del patrimonio italiano si estendono a innumerevoli campi, e fra questi uno dei più interessanti è quello del videogaming. Sono numerosissimi infatti i videogiochi che, in un modo o nell’altro, mettono in scena o si sono ispirati a eventi, luoghi o personaggi che riconducono all’Italia e alla sua storia, evidenziando come si tratti di ispirazioni senza eguali.
Ambientazioni italiane si trovano in alcuni fra i titoli e i generi che hanno segnato la storia del videogioco. Sotto questo punto di vista è inevitabile che il pensiero corra ad Assassin’s Creed, uno dei franchise attualmente più redditizi del panorama videoludico. Dopo il successo del primo capitolo, accolto con un po’ di stupore, per il seguito del videogioco a tema storico per eccellenza si decise di puntare all’Italia rinascimentale: una mossa rivelatasi vincente. Il protagonista del gioco, un nobile della Firenze quattrocentesca, incontra nella sua storia personaggi reali come Leonardo da Vinci, Rodrigo e Cesare Borgia, Niccolò Machiavelli o Lorenzo il Magnifico; il tutto visitando le città di Roma, Firenze, Monteriggioni e Venezia, ricostruite con tutti i loro monumenti più iconici.
Fra gli shooter in prima persona, invece, sono numerosi quelli che si sono ispirati alle guerre mondiali, andando spesso a mettere in scena proprio avvenimenti accaduti sul territorio italiano. Fra i titoli più altisonanti, in numerosi dei loro capitoli serie come Call of Duty, Brothers in Arms e Medal of Honor hanno rappresentato lo sbarco degli alleati in Sicilia, avvenuto nel 1943. Si è ispirato alla prima guerra mondiale invece Battlefield 1, che ha messo in scena luoghi come Caporetto e le Alpi venete con il monte Grappa. Sempre alla prima guerra mondiale si è rifatto invece Isonzo, terzo capitolo della serie WW1 della software house M2H: dopo Verdun e Tannenberg, non è sicuramente un caso che gli sviluppatori abbiano scelto di portare in scena il fronte italiano.
Non mancano comunque ispirazioni più fantastiche: una menzione la merita sicuramente Tomb Raider. Nel secondo capitolo della serie, risalente al 1997, sono presenti dei livelli nei quali la protagonista si trova a Venezia. Invece in Tomb Raider Chronicles, che sperimenta per la prima volta una struttura a episodi, il primo fra questi è ambientato a Roma, con luoghi come il Colosseo e i Mercati di Traiano. All’antica Roma si ispira poi Ryse Son of Rome, che della Città Eterna porta in scena una versione con molte commistioni con la mitologia. Titolo di lancio, nel 2013, per Xbox One, il comparto grafico era in grado di fare un gran lavoro nel portare a schermo le legioni e gli schieramenti dell’esercito romano. Le ambientazioni italiane non hanno lasciato indifferente nemmeno il mondo delle slot machine, che soprattutto in rete hanno preso ispirazione da soggetti come la Roma antica o Venezia con le sue maschere.
Per quanto riguarda poi fatti storici più specifici, spicca sicuramente XX – La Breccia. Nato come progetto in seno alle celebrazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia, nel 2011, il gioco è un FPS che mette in scena, come intuibile già dal nome, l’evento storico della breccia di Porta Pia, avvenuto il 20 settembre 1870 e che sancì l’annessione di Roma al neonato Regno d’Italia. Merita infine una menzione Progetto Ustica, nato nel 2018 e considerato “gioco per la memoria”. Il gioco ricrea gli eventi della tragedia di Ustica, incidente aereo senza alcun superstite del 27 giugno 1980. Il progetto, supportato dall’associazione dei parenti delle vittime e distribuito gratuitamente, si propone di ricostruire gli eventi culminati nel disastro, senza lasciare spazio tuttavia a teorie o ricostruzioni scientifiche, entrambi aspetti irraggiungibili considerato il mistero che ancora avvolge la vicenda.