«La caduta del Consiglio comunale non è un fulmine a ciel sereno, sono mesi e addirittura anni che un manipolo di persone ricatta l’amministrazione e frena lo sviluppo della città, percependo nel contempo lauti stipendi in qualità di assessori, presidenti di partecipate o altro.
Quella sfiducia è un atto contro tutto quello che è avvenuto di positivo in questo mandato, contro l’operato di tutta la giunta comunale. Perciò, oggi, almeno per dignità, l’assessore Deborah Cinquepalmi, cugina di Walter Musillo, responsabile del gruppo Idea Indipendente, l’assessore Simona Suma e il presidente Francesco D’Errico, entrambi in quota ai consiglieri comunali Carmen Casula e Massimiliano Stellato, del gruppo di Puglia Popolare, già in maggioranza con il centrosinistra nel consiglio regionale, l’assessore Gabriella Ficocelli e il componente del cda Claudio Stola, entrambi in quota ai consiglieri comunali Salvatore Brisci e Salvatore Ranieri, che per ultimi hanno tradito la maggioranza di Palazzo di Città, dovrebbero semplicemente dimettersi, senza ricavare altri vantaggi ai danni della comunità da qui alle elezioni amministrative».