Con la consegna della meravigliosa opera dell’artista spagnolo Kraser, l’imponente Nettuno che sovrasta il lungomare Vittorio Emanuele III, chiude la seconda edizione del progetto “T.R.U.St. – Taranto Regeneration Urban Street”.
Fortemente voluto dall’amministrazione comunale di Taranto, guidata dal sindaco Rinaldo Melucci, e coordinato da Fabrizio Manzulli durante il suo mandato da assessore allo Sviluppo Economico, T.R.U.St. ha reso Taranto la capitale europea della street art, attraverso 16 opere di altrettanti artisti nazionali e internazionali capaci di trasformare anonime pareti in iconici capolavori.
«L’arte è un linguaggio universale, capace di stupire e far riflettere – il commento del primo cittadino –, con T.R.U.St. abbiamo sondato anche la sua forza rigenerante, rispetto ai paesaggi urbani più fragili. I colori, le idee, lo stile di questi 16 murales hanno rivoluzionato la scenografia di interi quartieri, in anticipo rispetto alle pianificazioni che abbiamo avviato e che interverranno sulle infrastrutture urbane. Da Tramontone a Paolo VI, passando per Salinella, Borgo e Città Vecchia, queste opere d’arte ci metteranno quotidianamente di fronte a un’autentica esplosione di bellezza».
Belin, Slim Safont, Jorit, Helen Bur, 3ttman, Marta Lapeña, Elisa Capdevila, Lidia Cao, Tony Gallo, Attorrep, Mr. Blob, Stereal, Psiko, Nico Skolp, Carlitops e Kraser sono i nomi di tutti gli artisti che hanno contribuito al successo di T.R.U.St.. Il progetto è stato finanziato dalla Regione Puglia, con la direzione artistica di Giacomo Marinaro del collettivo Rublanum, già organizzatore della rassegna itinerante Gulìa Urbana, e in collaborazione con l’associazione Mangrovie di Taranto, capitanata da Mario Pagnottella.