«Volendo fare un riassunto del primo anno di attività, possiamo dire che sicuramente è stato un anno difficile». Parla così Marco D’Alconzo referente della categoria delle imprese funebri associate a Casartigiani Taranto. In questi difficili mesi di pandemia sono stati in prima linea lavorando con grande sacrificio e professionalità garantendo un servizio efficiente e tempestivo alle tante famiglie che, a causa del Covid-19, hanno perso un proprio caro. Nel pieno dell’emergenza sanitaria sono stati a contatto con il personale sanitario ed ospedaliero esponendosi ai potenziali rischi connessi alla diffusione del coronavirus e hanno continuato a gestire le salme, vittime del virus, attenendosi scrupolosamente alle procedure e prestando la massima attenzione alle disposizioni anti-covid. In un clima d’incertezza e sottoposti a uno stress fisico e psicologico estenuante, gli addetti alle pompe funebri hanno continuato a prendersi cura dei morti, spesso anche nell’indifferenza di molti, sopportando il pesante carico emotivo.«Abbiamo lavorato con grande sacrificio ma, ci spiace dirlo, con poca professionalità. – continua- Valore che continua a mancare ancora oggi. Per questo motivo la attoriale ha stilato un codice etico che, a quanto pare, non tutti gli operatori del settore rispettano. Mi meraviglia il fatto che esistano aziende di onoranze funebri che non abbiano comportamenti corretti e professionali nei confronti non solo dei colleghi ma anche delle famiglie che già sono costrette a sopportare il lutto». «Siamo partiti in due e ora siamo 10 imprese iscritte a Casartigiani -aggiunge un altro rappresentante del coordinamento Antonello Pignatelli – Già questa è una grande vittoria ma ancora non basta. Porteremo avanti la nostra battaglia per il rispetto delle regole»Casartigiani nei giorni corsi ha già fatto richiesta urgente all’assessore allo Sviluppo Economico Fabrizio Manzulli e alle forze dell’ordine del territorio chiedendo l’applicazione e l’attuazione del Regolamento di Polizia Mortuaria.«Sono trascorsi ormai più di quattro anni da quando questa Associazione di categoria del settore funebre si impegna ad autoregolamentarsi, al fine di garantire la libera concorrenza tra le stesse imprese ed offrire maggiore professionalità alle famiglie. – fa sapere il segretario di Casartigiani Taranto Stefano Castronuovo – Ben si sa che il settore funerario è regolamentato dalla Legge e dal Regolamento Regionale , oltre che dal Regolamento Comunale di Polizia Mortuaria e dalle ordinanze Sindacali del Comune di Taranto n° 16 del 3.5.2021.Ciò nonostante, -aggiunge- si assiste impotenti al grave fenomeno dell’abusivismo da parte di imprese prive di ogni requisito tecnico-organizzativo (oltre che morale). Ne consegue un serio rischio sanitario (in questo periodo di pandemia) oltre che un danno economico per quelle imprese che, con notevoli sacrifici economici, si sono attrezzate per adeguarsi alle leggi». «Il nostro è un grido di attenzione da parte delle istituzioni preposte al controllo. -commenta infine il segretario della categoria Salvatore Baio -Siamo stanchi di assistere al mancato rispetto delle regole da parte di qualche impresa che impiega personale non autorizzato alla gestione delle salme».«L’ impegno – chiude D’Alconzo – continuerà ad essere quello di mettere ordine nella categoria con il solo obiettivo di lavorare in armonia, senza competizioni o scorrettezze».