Palazzo di Città si riscopre galleria delle bellezze archeologiche di Taranto. Dal deposito dell’ex convento di Sant’Antonio, infatti, quattro reperti di età romana e due di età ellenistica sono ora esposti lungo lo scalone monumentale del municipio, grazie alla illuminata collaborazione tra l’amministrazione Melucci e la Soprintendenza per l’Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio di Taranto.
Il sindaco Rinaldo Melucci ha inaugurato l’allestimento curato dall’architetto Augusto Ressa, presente alla cerimonia insieme con il segretario regionale del Mibact Maria Piccarreta e Laura Masiello, delegata dalla soprintendete Barbara Davidde e funzionario responsabile dei depositi dell’ex convento di Sant’Antonio.
Un’idea che risale al 2019, durante il mandato da soprintendente di Maria Piccareta, realizzato in questi giorni donando a Palazzo di Città una veste ancor più istituzionale, primo nucleo di un potenziale “museo dei depositi”, come descritto da Ressa, che sarebbe la prima esperienza del genere in Italia.
«Questa è la risposta a chi domanda se Taranto sia solo industria – le parole del primo cittadino –, una bella risposta perché oltre al sapiente allestimento, per il quale ringrazio Ressa e la Soprintendenza, riguarda la casa di tutti i tarantini, un rafforzamento identitario del lavoro che stiamo facendo per consegnare alla comunità un modello di sviluppo alternativo e consapevole del percorso compiuto dalla città. Sono anche felice che questa esperienza non si esaurirà, perché stiamo già ragionando sull’esposizione di altri reperti».