Nell’ambito del contrasto all’illegalità nel settore dell’autotrasporto di merci e persone, la Sezione Polizia Stradale di Taranto, nell’attività di controllo ai conducenti professionali, ha intercettato un autobus adibito a servizio di linea dalla Sicilia verso le regioni del Nord Italia, il cui autista era in possesso, oltre alla sua “carta conducente” anche di quella di un suo collega non presente sul mezzo.
Sui mezzi a lunga percorrenza è sempre installato un tachigrafo digitale, indispensabile a rilevare tutti i dati inerenti l’attività svolta dal conducente.
La norma prevede l’impiego di carte tachigrafiche personalizzate, dotate di una propria memoria interna, attraverso la quale viene registrata e conservata per 28 giorni in formato digitale tutta l’attività di guida : pause, riposi e chilometraggio effettuato di ogni conducente. Durante il controllo effettuato, gli agenti della Polstrada hanno accertato che quell’autista circolava inserendo nel tachigrafo digitale una carta tachigrafica appartenente ad un altro collega di lavoro, rendendo così impossibile il controllo sull’attività di guida e di riposo effettuata in precedenza.
L’illecita strategia ha imposto l’immediato ritiro della patente di guida e la sanzione di 866,00 euro, la decurtazione di 10 punti patente ed il sequestro dell’altra carta conducente.