Grazie alle disobbedienze civili di Marco Cappato e Mina Welby nel 2017 l’Italia ottenne la Legge che riconosce il valore del Testamento Biologico, e una sentenza della Corte Costituzionale che ha aperto dei varchi sulla disponibilità della vita umana.
Oggi, però, in Italia possono porre fine alle loro sofferenze, alcune inenarrabili, solo i pazienti per cui risulti sufficiente l’interruzione delle terapie (come previsto dalla Legge 219/2017) e non tutte le altre persone con patologie irreversibili impossibilitati ad assumere autonomamente un farmaco e che pertanto hanno bisogno di un aiuto medico attivo per scegliere la morte volontaria.
Per queste persone c’è il divieto di scelta. Non hanno diritto all’aiuto medico alla morte volontaria, al suicidio assistito o accedere all’eutanasia come è invece possibile in Svizzera, Belgio, Olanda, Spagna, Canada o in molti altri paesi del mondo come sempre più Stati degli USA.
Ecco perché la CGIL ha scelto di essere accanto a queste persone e a tutte le associazioni e movimenti che hanno deciso di restituire la parola ai cittadini attraverso un Referendum che vuole abrogare parzialmente la norma penale che impedisce di fatto l’introduzione dell’eutanasia legale in Italia.
Con questo intervento referendario l’eutanasia attiva sarà consentita nelle forme previste dalla legge sul consenso informato e il testamento biologico, e in presenza dei requisiti introdotti dalla Sentenza della Consulta sul “Caso Cappato”, ma rimarrà punita se il fatto è commesso contro una persona incapace o contro una persona il cui consenso sia stato estorto con violenza, minaccia o contro un minore di diciotto anni – spiega Eva Santoro della segreteria provinciale della CGIL di Taranto.
Per poter tornare a dare la parola ai cittadini su questo delicato tema entro i primi giorni di settembre dovranno essere raccolte 500mila firme in tutta Italia.
La CGIL di Taranto apre le sue sedi al servizio del Referendum e sarà pertanto possibile firmare dal lunedì al venerdì (9.30-13.00 e 16.00-18.00) nelle sedi tarantine del sindacato in via Dionisio 20 e in Via Val d’Aosta 10.
Sono organizzati anche dei banchetti di raccolta firme. Venerdì 3 settembre la CGIL insieme all’ARCI sarà a Grottaglie, in piazza Principe di Piemonte, dalle 19.00 alle 21.00. Lunedì 6 settembre invece sarà possibile firmare in Piazza Maria Immacolata a Taranto, dalle 18.00 alle 21.00.
E’ una scelta di libertà – dichiara infine Eva Santoro – che consideriamo diritto fino alla fine!