Gli ultimi mesi, a partire da Marzo 2020, hanno messo a dura prova ogni donna ed ogni uomo su tutto il pianeta.
Siamo stati costretti a modificare le nostre abitudini, abbiamo dovuto interrompere rapporti, frequentazioni e recidere legami che si sono mantenuti solo grazie alla innata capacità di adattamento dell’essere umano e con l’ausilio della tecnologia.
Siamo stati vicini, vicinissimi, pur trovandoci fisicamente lontani ed impossibilitati a vederci e toccarci. Abbiamo temuto, sperato, pregato e gioito. Ed è giunto per ognuno il momento di rimboccarsi le maniche e ripartire, perché, non solo l’aspetto più strettamente legato alla socialità è stato stravolto da questo flagello moderno, ma anche e soprattutto l‘intera economia mondiale ed a farne le spese sono state più di altri le realtà più piccole ed i lavoratori più sfortunati. Chi è rimasto in piedi, lo ha fatto con estrema difficoltà e sacrificio, affrontando non poche vicissitudini.
Tutti gli Stati hanno stanziato cifre enormi per cercare di contenere l’entità del disastro che si stava e si sta ancora consumando, mettendo in campo misure straordinarie che pure, in diversi casi, non sono state sufficienti. Fortunatamente, contrariamente a quanto accaduto in un recente passato, il Covid ha spinto le Istituzioni sovranazionali ad abbandonare le politiche di austerità e di continuare con azioni di sostegno delle economie.
In questo quadro si inserisce il PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Un piano di azione voluto dalla Comunità Europea e declinato dal nostro Governo per dare risposte più efficaci ed incisive alle richieste di aiuto da una parte ed alla necessità di ammodernamento dall’altra.
Ai Comuni, non essendo diretti gestori di alcuna somma, ma semplici esecutori di misure scritte a livelli superiori, è demandato il compito di veicolare il sostegno e, laddove possibile, stimolare l’humus sociale ed economico territoriale adottando, motu proprio, iniziative che diano nuovo coraggio agli operatori economici e restituiscano un po’ dell’ottimismo perduto ai propri cittadini.
Il Comune di Montemesola, in questa ottica, vuole recitare la sua parte di catalizzatore verso il quale far confluire la collaborazione e le idee di altri soggetti che hanno voluto sposare il progetto che prenderà il nome di “Mercanti nel Borgo”.
“Mercanti nel Borgo” sarà una manifestazione attraverso la quale gli interessi del Comune, di farsi conoscere meglio e di più, di far apprezzare le sue tipicità di borgo collinare e le sue bellezze storico architettoniche, di aprirsi ad una platea di persone alla ricerca di ritmi più a misura d’uomo si incontreranno con il desiderio di ripresa di operatori agroalimentari e commerciali.
“Mercanti nel Borgo” sarà una kermesse grazie alla quale il patrimonio culturale montemesolino potrà trovare una vetrina in più per farsi apprezzare da quanti ci verranno a fare visita e nella quale chi vi parteciperà sarà coinvolto in un percorso multiforme garantito dalla presenza stabile della Proloco di Montemesola, degli operatori della Coldiretti e delle associazioni di categoria.
La Proloco sarà la padrona di casa della manifestazione, ne curerà gli aspetti culturali mostrando, a quanti vorranno, le sale dello splendido e maestoso Palazzo Marchesale che troneggia sulla piazza principale del paese, esibendo i costumi storici rinvenienti dal nostro passato e promuovendo il cammino del mercante per far conoscere ed ammirare le meravigliose porte urbiche, monumento, anch’esse, alla lungimiranza ed alla modernità del marchesato di Montemesola.
La Coldiretti, partner privilegiato della manifestazione, sarà la spina dorsale degli eventi, colei che, attraverso i suoi operatori, detterà i temi delle serate e le animerà come avviene ormai da anni in un percorso che fa conoscere ed apprezzare i prodotti della nostra terra rendendo il giusto tributo a quanti, la terra, la lavorano e la custodiscono.
Tutte le altre associazioni di categoria, doneranno ai “Mercanti nel Borgo” la veste migliore con le esposizioni che, di volta in volta, si sposeranno con lo spirito delle serate e con la presenza, al suo interno, di operatori che spaziano tra un ventaglio variamente assortito di proposte.
A fare da cornice alla manifestazione, la Piazza e la via principale di Montemesola che si vestiranno a festa per accogliere quanti vorranno venire a farci visita. Il centro storico che si apre, che vive, che diventa luogo di ripartenza e di ottimismo.
Ma “Mercanti nel Borgo” nasce per non essere un altro mercato serale. Piuttosto si propone di essere un momento di ripresa, di riaffermazione dello spirito di sopravvivenza e di adattamento dell’uomo alle avversità, di crescita sociale e culturale, di rappresentare l’inizio di una nuova vocazione turistica per il paese e di offrire una possibilità ulteriore per il rilancio delle attività economiche.
Ed è per questi motivi che nel programma della kermesse sono previste serate a tema nelle quali i protagonisti saranno l’arte, la musica, i libri e la cultura popolare. A quanti vorranno raggiungere Montemesola nei giorni dei “Mercanti nel Borgo” sarà data l’occasione di partecipare a mostre di pittura o ad assistere a concerti in forma statica dei musicisti formatisi alla scuola delle bande da giro, potranno imbattersi nell’autore di un libro che avrà scelto il Palazzo Marchesale come cornice per presentare la sua opera.
Un programma ampio per un progetto di rilancio delle ambizioni economiche, turistiche e culturali del nostro paese che verrà aperto ufficialmente sabato 24 luglio a partire dalle ore 20:00.