“Sono trascorsi 5 anni da quella terribile tragedia che costò la vita a 23 persone e altre 51 ne portano i segni, fisici e morali. Quando il 12 luglio 2016, in una torrida giornata d’estate, due treni che viaggiavano sullo stesso binario si scontrarono nel tratto tra Andria e Corato, tutta la Puglia si fermò straziata dal dolore.La Ferrotramviaria e altri 17 imputati sono chiamati a rispondere ma, dopo 5 anni, quell’incidente – anche a causa del covid, di sostituzioni dei giudici e di vari spostamenti di sedi giudiziarie – non ha ancora colpevoli. Il rischio prescrizione è concreto, ma come ha detto la sorella di una delle vittime “il dolore non si prescrive mai”.
Il ricordo è un dovere, così come è un dovere fare di tutto per evitare che tragedie come quella si verifichino ancora. Il mio pensiero, in questo giorno, va alle famiglie delle vittime, ai sopravvissuti e a tutti coloro la cui vita è cambiata per sempre. Nell’attesa che si faccia luce sulle responsabilità, siamo al fianco di chi soffre e di tutta la comunità pugliese”.