Alessio Serra il 21enne ucciso la scorsa notte a Taranto sarebbe stata la vittima involontaria di uno scontro tra il suo fratellastro e il presunto omicida Antonio Bleve di 33 anni fermato questa mattina dalla Squadra Mobile in una abitazione del rione Tamburi. Dalle indagini, come riporta l’Agi, sarebbe infatti emerso che Bleve si è recato in via Capecelatro per affrontare soprattutto il suo diretto rivale. A questi imputerebbe una relazione con la sua ex compagna dalla quale avrebbe avuto anche quattro figli. Il movente del delitto sarebbe quindi riconducibile a forti contrasti di natura personale. Nella strada della semiperiferia di Taranto, teatro dello scontro, Bleve ha incontrato sia il rivale, sia il 21enne che ha poi ucciso. Non appena Bleve si è parato davanti ai due per affrontarli il destinatario dell’agguato, vedendo la pistola nelle mani di Bleve e intuendo subito il peggio, si è velocemente rifugiato dietro un’auto in sosta. Serra invece non è scappato ma avrebbe cercato di bloccare Bleve o quantomeno di disarmarlo. A quel punto il pregiudicato 33enne sparato almeno quattro o cinque colpi. E così il fratellastro di Serra ha schivato i proiettili mentre uno dei ha raggiunto al petto il 21enne morto poco dopo il suo arrivo in ospedale. Bleve è stato fermato con l’accusa di omicidio e tentato omicidio.