Umile, sempre disponibile, vicino ai giovani e alle persone deboli, Don Andrea Casarano in questi anni alla guida della Parrocchia Santa Maria della Croce di Montemesola, è diventato un punto di riferimento per tutti.
Un parroco giovane, 45 anni, sempre sorridente che ha saputo avvicinare grandi e piccoli alla chiesa rendendoli protagonisti, artefici di meravigliosi progetti e percorsi di fede che hanno unito, regalato gioia e insegnato il senso più bello della condivisione.
Don Andrea rifugge l’esposizione mediatica, ma in questo giorno così importante in cui ricorre il ventesimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale, il quotidiano Tarantini Time, vuole ripercorrere quello che è stato il suo percorso all’interno della Chiesa e cosa rappresenta per la nostra comunità.
Cresciuto a Montemesola, dopo gli studi liceali nel seminario di Poggio Galeso di Taranto ha seguito la sua famiglia che si è trasferita per motivi lavorativi.
Dopo il biennio filosofico a Napoli – come ci ha fatto sapere – ha studiato Teologia alla Pontificia Università Lateranense in Roma.
È stato ordinato sacerdote dal vescovo Andrea Gemma il 29 giugno 2001.
Il 1° settembre dello stesso anno, è stato nominato parroco di Carponone (Is) dove è rimasto ininterrottamente per 10 anni, fino al 2011.
Contemporaneamente, in quei 10 anni, ha ricoperto l’incarico di direttore dell’ufficio diocesano per le missioni.
Nel 2011, fa ritorno nella diocesi di Taranto e viene nominato vice parroco della Parrocchia del Santissimo Rosario di Grottaglie e nel marzo 2012, collaboratore presso la Parrocchia Santa Maria della Croce di Montemesola.
Il 19 settembre 2012 è stato nominato parroco di Montemesola e ha preso possesso canonico della parrocchia il successivo 27 settembre.
Il 14 settembre 2020, arriva per Don Andrea un altro prestigioso incarico: è nominato direttore dell’archivio storico diocesano.
Un curriculum eccellente quello di Don Andrea che durante la lunga pandemia non si è risparmiato un solo giorno: ha continuato a celebrare le Sante Messe in una chiesa vuota e, per non allontanarsi un attimo dalla sua comunità, si è in seguito adoperato con lo streaming per le novene o per il Santissimo Rosario.
Ha prestato massima attenzione, di concerto con l’ente comunale e la protezione civile, alle esigenze delle famiglie bisognose, provvedendo a fare avere loro generi di prima necessità durante i periodi più difficili del lockdown, facendo in modo che una tazza di latte caldo e un tozzo di pane non mancasse sulla tavola di nessuno.
In un momento in cui la comunità è stata sconvolta da un evento straordinario e mai vissuto prima, Don Andrea ha saputo fare da collante perfetto tra chi ha potuto dare e chi ha avuto bisogno di ricevere.
Ha coinvolto i bambini in vista della scorsa Pasqua, per l’allestimento dell’altare con il progetto dei sepolcrini, un’usanza ripescata dal passato e che ha permesso ai piccoli di sperimentare da vicino la gioia della vita che riprende dopo un periodo di buio, infondendo quella speranza mai tanto banale, anche nel cuore dei più grandi.
L’impegno di Don Andrea per la sua comunità e per i suoi ragazzi, è immenso. E lo si è visto anche di recente, quando con le parole e il sorriso più bello, li ha accompagnati alla Prima Comunione e alla Santa Cresima.
Oggi, in vista di una ricorrenza così importante, i suoi primi vent’anni al servizio della Chiesa, non possiamo che celebrarlo e ringraziarlo per com’è, per quello che ha fatto, per quello che fa e che continuerà a fare per Montemesola.
Grazie Don Andrea e tanti, tantissimi auguri.