“Ne parliamo da oltre un ventennio e la questione oggi, dopo lo stop forzato per la pandemia, diventa improcrastinabile”. Giampiero Laterza, coordinatore del settore Turismo di CasaImpresa Taranto interviene in merito alla lenta e poco significativa affluenza di vacanzieri in questa prima parte di stagione estiva, e condivide le recentissime dichiarazioni del segretario della Cgil di Taranto con delega al Turismo, Giovanni D’Arcangelo, che sottolinea l’esigenza di un sistema integrato per far decollare il turismo.
“Prima di parlare di destagionalizzazione, che pure è un tema che abbiamo a cuore, dovremmo provare a centrare l’obiettivo di sfruttare al meglio tutti i mesi estivi: quattro invece di due, dal 15 maggio al 15 settembre; magari accogliendo gli stranieri (soprattutto russi, tedeschi, olandesi, svizzeri) che vivono tutta l’estate a differenza degli italiani che invece si concentrano tra luglio e agosto. La fetta di economia rappresentata dal turismo – prosegue Giampiero Laterza – va programmata sulla base di una puntuale e complessiva analisi, che tenga in debito conto tutti i fattori che influiscono in maniera più o meno incisiva sul risultato, e quindi sia i punti di forza che i punti deboli. E qui vanno elencate le varie carenze strutturali ed infrastrutturali, ma anche la portata, i tempi e l’efficacia delle campagne di marketing territoriale”.
“Argomento Regionale 8 per esempio: i lavori sono stati avviati e poi interrotti, oggi tutto è avvolto nella totale incertezza. Un’arteria stradale strategica che senza dubbio agevolerebbe lo sviluppo turistico nel versante orientale della provincia di Taranto, carico di potenzialità ancora inespresse; poi treni soppressi, autostrada che si ferma a Massafra, aeroporto Arlotta che non funziona neanche come scalo per le crociere o per le strutture ricettive del territorio. Una serie di fatti che fanno pensare che a volte il politico di turno si appassioni molto, ma solo nel momento dell’annuncio, salvo poi lasciar cadere nel dimenticatoio i progetti in cantiere o appena avviati”.
“Se sulla necessità di lavorare ad un sistema integrato, siamo perfettamente in linea con le dichiarazioni del segretario della Cgil di Taranto con delega al Turismo, Giovanni D’Arcangelo, dobbiamo dissentire, anche in maniera decisa, sul contenuto dell’intervento di una sua collega, intervento che riteniamo scollegato dalla realtà, o quantomeno riferito solo ad alcuni casi. La segretaria della Cgl di Lecce allude a titolari di bar e ristoranti che cercano “schiavi” e non lavoratori. Dal mio canto, sono portatore invece di un’esperienza opposta. Diversi i colloqui di lavoro, mirati a reperire personale per la mia struttura, nel corso dei quali, senza aver neanche sfiorato il discorso remunerazione, ho potuto toccare con mano la mancanza della volontà di lavorare, anzi direi la mancanza della cultura del lavoro, complice la pigrizia determinata dal lockdown, ma anche purtroppo la comoda soluzione del reddito di cittadinanza che porta a rifiutare un impiego. Strumento certamente utile per sostenere chi è davvero in difficoltà e non può andare a lavorare, ma che si rivela un’arma a doppio taglio quando non è supportata da un serio meccanismo di controllo”.