Negli ultimi anni si è parlato sempre di più degli oli di CBD. Soprattutto a causa della loro origine, derivano dall’estrazione di sostanze dalla pianta della cannabis, sono oggetto di moltissimi dibattiti pubblici.
C’è chi li considera un vero e proprio toccasana per moltissimi dolori cronici e chi invece crede che non siano altro che un’altra forma di droga, seppur leggera, presente in commercio.
Con questo contenuto proveremo a fare chiarezza sull’argomento. Spiegheremo che cos’è, le questioni legali connesse al prodotto e anche come funziona l’olio di CBD.
Che cos’è l’olio di CBD?
Prima di parlare di olio bisogna parlare della pianta da cui deriva. In particolare, i semi della cannabis sono ricchi di cannabidiolo (abbreviato in CBD), ma allo stesso tempo sono molto poveri di THC (l’elemento che genera effetti negativi sull’organismo umano).
Il processo di produzione dell’olio è del tutto naturale e consiste semplicemente nello spremere i semi della pianta della cannabis fino a quando non fuoriesce un liquido oleoso, appunto l’olio di CBD.
I benefici dell’olio di CBD
Come abbiamo già detto, i benefici derivanti dall’utilizzo dell’olio di CBD sono moltissimi. Riassumendoli in pochi punti possiamo dire che è molto utile per:
- Trattare il dolore, soprattutto nel corso di malattie molto gravi che causano forti dolori al paziente
- Ridurre tutti i disturbi legati a malattie autoimmuni
- Ridurre l’ansia, qualunque sia la sua origine
- Trattare malattie cardiovascolari
- Trattare problemi legati al sonno
Come è regolamentato l’olio di CBD?
Prima di tutto va detto che non vi è una regolamentazione mondiale unanime attorno al tema. Nonostante sempre più studi scientifici dimostrino gli effetti positivi derivanti dall’utilizzo dell’olio di CBD per moltissime patologie croniche come l’epilessia, il dolore o anche la schizofrenia, i governi non hanno ancora trovato una soluzione comune.
Tra i maggiori paesi sostenitori dell’utilizzo dell’olio di CBD per uso medico ci sono il Canada, Israele e i Paesi Bassi. La situazione negli Stati Uniti è molto complessa, a causa della suddivisione statale della nazione. Attualmente, tuttavia, ben 33 paesi considerano la sostanza legale.
In Italia, l’olio di CBD con una concentrazione di THC inferiore allo 0,6% è legale al 100%.
Occhio alla concentrazione e al dosaggio
Ogni prodotto che troverete in commercio presenta una percentuale di cannabidiolo differente. Il dato relativo alla concentrazione è molto importante, in quanto sarà strettamente legato agli effetti prodotti dall’olio.
In parole povere, se vi trovate davanti ad un prodotto con concentrazione al 10%, significa che ogni 10 grammi di olio conterranno un grammo di cannabidiolo.
Il secondo elemento fondamentale quando si va ad utilizzare l’olio di CBD è il dosaggio, che deve essere sempre calcolato in base alla persona che andrà ad assumere l’olio.
Questo dato può essere fornito solo ed esclusivamente dal proprio medico di base che, in base alla vostra condizione di salute e al vostro peso, deciderà quale dosaggio dovrete assumere.
Speriamo di avervi fornito informazioni utili riguardo l’olio di CBD e di aver chiarito alcuni vostri dubbi su questo prodotto destinato a entrare sempre di più nelle case di tutti noi.