Tre anni e mezzo di reclusione sono stati inflitti dalla Corte d’Assise di Taranto all’ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola nell’ambito del processo ‘Ambiente Svenduto’ per il presunto disastro ambientale negli anni di gestione della famiglia Riva. I pm avevano chiesto la condanna a 5 anni. Vendola e’ accusato di concussione aggravata in concorso in quanto secondo la tesi degli inquirenti avrebbe esercitato pressioni sull’allora direttore generale di Arpa Puglia Giorgio Assennato per far ammorbidire la posizione della stessa Agenzia nei confronti delle emissioni nocive prodotte dall’Ilva.