Da domani, 1 giugno, ristoranti e locali privi di spazi all’aperto potranno finalmente tornare a lavorare.
In tutta la Puglia al via i pranzi, le cene, gli aperitivi al chiuso oltre che negli spazi all’aperto e nei dehors. Cade anche il limite di 4 persone sedute al tavolo, resta confermata la chiusura alle 23.00. Dal 7 giugno cesserà anche il limite di orario. A stabilirlo sono le linee guida per la ripresa della attività economiche e sociali stilate dalle Regioni e approvate dal CTS.
Sedie giù, tavoli apparecchiati, nuovi allestimenti interni, luci accese : si torna finalmente alla normalità, dopo la ripresa parziale ed in alcuni casi addirittura il fermo totale delle attività.
C’è aria di attesa e di emozione condivisa da tutti: “Poter lavorare in normalità, è il miglior ristoro possibile – commenta Antonio Salamina, presidente provinciale di Fipe/Confcommercio Ristoranti – non aspettavamo altro che di poter riprendere il nostro lavoro, e speriamo davvero che non accada più di dover tornare a chiudere. Siamo soddisfatti per come sta andando la campagna vaccinale, i numeri sui contagi sono confortanti e ci fanno sperare in una estate più serena e in un ritorno alla vita. Dal 6 giugno anche in zona gialla, cambierà l’orario e potendo prolungare il servizio oltre le 23.00 avremo modo di andare incontro alle esigenze della clientela considerato che, con il nostro clima, in luglio ed agosto la gente si ferma al mare sino a pomeriggio inoltrato.”
Altrettanto positivo il commento del presidente provinciale del settore Bar di Fipe Confcommercio, Paolo Barivelo: “Domattina potremo finalmente tornare a servire caffè e cornetto e brioche al banco, e ad accogliere la nostra abituale clientela che in questi mesi ha dovuto rinunciare al rito del caffè mattutino, non disponendo del tempo necessario per fermarsi al tavolino. Sarà finalmente consentita la consumazione in piedi che è una consuetudine dello stile di vita degli italiani soprattutto per la prima colazione, naturalmente dovremo limitare gli ingressi della clientela in base alle dimensioni del locale, garantendo la distanza di un metro tra i non conviventi.”
La ripartenza dei pubblici esercizi sin dalle scorse settimane ha evidenziato però il problema della carenza di personale: “Le chiusure di questi mesi hanno contribuito a far allontanare dal settore della ristorazione e bar quella fascia dei collaboratori (personale di sala e di cucina) che – commenta Tullio Mancino, direttore di Confcommercio Taranto- ricevendo i sussidi di disoccupazione, o il reddito di cittadinanza preferiscono restare a casa. Su questo fronte abbiamo una vera e propria emergenza che riguarda soprattutto i giovani che non credono nella importanza strategica del settore. Se vogliamo dare futuro alla ristorazione, quale asset primario dell’offerta turistica del territorio dobbiamo lavorare tantissimo sulla formazione. Confcommercio intanto, d’intesa con Fipe provinciale Bar e Ristorazione, proprio in questi giorni ha lanciato una iniziativa ‘Lavora con Noi’ aperta a chi ha curriculum ed esperienze di lavoro anche minime nel servizio bar e ristorazione. Offriamo una attività di contatto tra l’offerta e la domanda di lavoro”.