Unico in Puglia e in tutto il Sud Italia ammesso alla 32^ edizione delle IBO – International Biology Olympiad che si terrà dal 19 al 23 luglio. Si tratta di Gabriele Quaranta, studente di Montemesola, all’ultimo anno del liceo scientifico “Battaglini” di Taranto.
Di lui abbiamo già parlato anni fa, quando si classificò primo alle Olimpiadi di Scienze della Terra, conseguendo il miglior punteggio in Italia.
Un orgoglio, una perla rarissima che il nostro territorio può vantare.
Tarantini Time lo segue da sempre, raccontando i suoi progressi e le sue vittorie, affinché sia da monito per tanti altri giovani, nonché valida risposta ai tanti che non ripongono più fiducia nelle nuove generazioni.
Gabriele è la risposta positiva a tutto questo: c’è davvero tanta speranza nel futuro e nei ragazzi come lui.
Torniamo a parlare di lui alla luce degli importanti risultati conseguiti di recente e che gli permetteranno di rappresentare il Meridione a livello internazionale. La sede scelta per la competizione era il Portogallo ma a seguito delle limitazioni imposte dalla pandemia, ogni delegazione parteciperà dal proprio paese. Sono ben 75 i paesi partecipanti, ognuno di loro con 4 studenti.
Gabriele si è classificato al primo posto nella fase regionale svoltasi online il 24 marzo scorso e terzo nella fase nazionale svoltasi l’8 e il 15 maggio. Le prove teoriche hanno riguardato argomenti come il virus SARS-CoV2, la bioluminescenza nelle meduse, il canale del sodio voltaggio-dipendente e la prova pratica su biosistematica, enzimi di restrizione, cinetica degli enzimi.
Nel mese di giugno Gabriele sarà impegnato in uno stage di preparazione in vista della competizione in programma per il mese di luglio.
A breve sceglierà anche l’università, biologia o medicina. Gabriele vorrebbe intraprendere la strada della ricerca in ambito medico – biologico.
«Questo è il mio ultimo anno di scuola, e anche l’ultimo anno di olimpiadi – dichiara Gabriele a TarantiniTime.it – Sono infinitamente grato al mio liceo, ai miei insegnanti, e all’ANISN (Associazione nazionale insegnanti di scienze naturali) per le bellissime opportunità che mi hanno dato sin dal primo anno e che ho potuto coltivare fino alla fine. Ricordo molto bene quando al primo anno decisi quasi per gioco di partecipare alle Olimpiadi di Scienze Naturali, mai aspettandomi che sarebbe divenuta routine, sebbene l’emozione di parteciparvi rimane sempre la stessa, grandissima, della prima volta. Mai mi sarei aspettato che le olimpiadi mi avrebbero permesso nel vero senso della parola di conoscere il mondo, grazie alle olimpiadi internazionali a cui ho partecipato nel 2017 e a cui parteciperò quest’anno, ma soprattutto di conoscere me stesso. Grazie alle olimpiadi ho capito quale sarebbe stata la mia strada, mi sono appassionato a queste materie meravigliose. Perché per partecipare alle olimpiadi, soprattutto nelle fasi internazionali ci vuole tanto studio e impegno, e spesso vien quasi da chiedersi “chi me l’ha fatto fare?” Mi sono reso conto che non sto lavorando duro solo per voler partecipare e fare bella figura alle gare, ma soprattutto perché è nata dentro di me una passione, che forse è sempre esistita e le olimpiadi hanno fatto venire a galla, per la biologia. È una disciplina che ogni giorno mi fa scoprire qualcosa di nuovo e bellissimo, che mi fa rimanere sbalordito come un bambino che vede il mare per la prima volta».