“Una ventata di novità, tra l’altro in un momento complicato, non può che essere di buon auspicio per tutto il territorio ed in particolare per coloro che sulle potenzialità, soprattutto turistiche, investono”. Francesca Intermite, Presidente di CasaImpresa Taranto commenta gli ultimi fatti, auspicando una netta inversione di rotta per quel che concerne le dinamiche che a Taranto possono innescare meccanismi nuovi e quindi agevolare il tanto anelato processo di allontanamento dalla monocultura dell’acciaio.
“L’inserimento della città dei due mari tra le tappe della MSC Seaside ed i riscontri avuti in occasione della prima esperienza di questo tipo, non possono che rappresentare per tutti noi una iniezione di ottimismo. Va sicuramente apprezzato – prosegue Intermite – lo sforzo, piuttosto evidente, dell’amministrazione comunale di Taranto nel ripensare il futuro della città e di conseguenza nel predisporre una serie di iniziative ad hoc”.
“Il Comune di Taranto, ed in particolare gli assessori Manzulli (Sviluppo Economico e Turismo), Marti (Cultura) e Castronovi (Ambiente), stanno riempiendo di significati i progetti di sviluppo turistico sostenibile della città. CasaImpresa conta sulla continuità della collaborazione intrapresa con l’amministrazione, per realizzare progetti in grado di valorizzare il commercio, come componente integrante dell’identità e dello sviluppo urbano, con logiche di coprogettazione della città, attraverso accordi tra l’associazione e l’ente pubblico, ed il coinvolgimento di partenariati locali”.
“Attendiamo con fiducia anche da parte del Governo cambiamenti in merito in particolare al coprifuoco previsto fino alla fine di luglio, affinché si possa consentire agli operatori del turismo di lavorare con maggiore serenità, ma sempre tenendo bene a mente le misure finalizzate a contenere il contagio. Con entusiasmo e partecipazione – conclude Francesca Intermite – intravediamo prospettive importanti per Taranto, per uno sviluppo che vada in direzione dell’affermazione di una vocazione turistica troppo a lungo proclamata, senza che ci fosse in passato un autentico impegno mirato a tradurre in realtà la visione”.