Non si tratta di individuare un bacino di lavoratori, perché già esiste ed è costituito dagli ex Ilva in As,che continuano ad essere lavoratori in amministrazione straordinaria, destinati al reinserimento in fabbrica probabilmente dal 2023, e in più potranno usufruire dei LPU, in un perimetro più ampio rispetto a quello realizzato a Genova. Gli ex Lsu, tirati in ballo dal segretario della Cgil di Taranto Paolo Peluso, non c’entrano nulla con gli ex Ilva in As e con i LPU.
La proposta è molto chiara: è lo stesso strumento che Cgil, Cisl e Uil hanno voluto e sostenuto 15 anni fa a Genova.
Dunque non comprendo l’intervento del segretario della Cgil che o non ha letto i documenti, neanche quelli dal suo stesso sindacato condivisi nel capoluogo ligure, o è in mala fede e questo amareggia non poco, dal momento che gli effetti di queste dichiarazioni inesatte ricadono pienamente sui lavoratori, disorientandoli. Consiglio dunque a Peluso di leggere attentamente gli accordi sottoscritti a Genova sui LPU all’interno dell’accordo di programma per coloro che erano stati dichiarati in esubero temporaneo.