Il nostro territorio ancora una volta terra di conquista visto che anche i Giochi del Mediterraneo saranno direttamente gestiti da Emiliano e company. Il Comitato dei membri organizzatori, presieduto dal sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, ha, infatti, affidato ad Asset, agenzia della regione Puglia, tutta la parte esecutiva degli investimenti da realizzare entro il 2026, individuando in Elio Sannicandro, capo della suddetta agenzia, quale direttore dei giochi. Un patrimonio da 350 milioni di euro destinato ai Giochi sarà, dunque, gestito in termini di progettazione, esecuzioni lavori, acquisti e forniture di beni e servizi sotto la supervisione di un uomo di punta del presidente Emiliano, Sannicandro appunto, già suo assessore quando egli era sindaco di Bari. Elio Sannicandro è un manager su cui il governatore della regione evidentemente non nutre alcun dubbio avendogli affidato, nel frattempo, non solo i Giochi del Mediterraneo ma anche il destino del porto di Taranto: infatti, di recente, la giunta regionale ha deliberato una convenzione tra regione, agenzia Asset e l’Autorità Portuale del Mar Ionio per l’attuazione della progettazione, gestione ed esecuzione delle opere pubbliche e la programmazione strategica e pianificazione urbanistica del Porto di Taranto e delle aree di pertinenza portuale. Il dott. Sannicandro, nominato direttore di Asset da Emiliano, sul porto come sui Giochi del Mediterraneo deciderà le sorti del nostro territorio con il tacito assenso del nostro sindaco. Mi chiedo allora perché il sindaco Melucci ha dato il disco verde a tale investitura, come se il nostro territorio non avesse professionalità, dirigenti, uomini e donne coraggiose e incorruttibili dalle capacità eccellenti cui affidare tale incarico. Ciò anche per ragioni di opportunità visto che il direttore in questione, nel marzo scorso su mandato del giudice per le indagini preliminari, si è visto notificare dalla Guardia di Finanza una proroga delle attività d’indagine per le quali egli è indagato nell’inchiesta riguardante l’appalto di 161 milioni di euro per la realizzazione del nuovo ospedale di Taranto; appalto aggiudicato ad una azienda barese. Spero che anche l’altra inchiesta condotta dalla Procura di Bari, riguardante gli appalti per le opere di mitigazione del rischio idrogeologico, in cui Sannicandro è risultato indagato si sia nel frattempo conclusa con una archiviazione, non essendoci traccia di ciò in rete, vista la piena fiducia che un uomo di legge, ex magistrato, come il governatore Emiliano pone su di lui. Al di là di ciò non è possibile che il territorio ionico continui ad essere governato dall’esterno come se fosse terra di nessuno; una terra soffocata, mortificata e serva di altri pronti a succhiarle ogni goccia di sangue, come avviene anche sulle scelte regionali riguardanti gli aeroporti pugliesi. Noi però non ci arrendiamo: accenderemo un focus su tutti gli incarichi e gli appalti che saranno affidati per i giochi del Mediterraneo per verificarne la corretta assegnazione e la completa assenza di rapporti particolari o pregressi con gli affidatari degli incarichi, dei lavori e dei servizi. La nostra terra è ricca di professionalità e imprese che possono contribuire alla riuscita dei giochi; questa terra non è terra di nessuno, come altrove si pensa, ma è la nostra e di menti qualificate che possano determinarne un futuro prospero ve ne sono sicuramente a sufficienza.