Accogliendo l’invito dell’europarlamentare tarantina Rosa D’Amato, Rinaldo Melucci è l’unico sindaco italiano ad aver firmato la lettera aperta sull’impegno europeo di porre fine alla condizione dei senzatetto al Porto Social Summit.
La lettera, indirizzata al Presidente del Consiglio europeo Michel, al Primo Ministro Costa, ai membri del Consiglio europeo, ai membri del Consiglio “Occupazione e affari sociali”, ha come scopo quello di esortare tutti a lavorare a un piano d’azione comune sul pilastro europeo dei diritti sociali, in particolare dei senzatetto.
L’amministrazione Melucci, nell’ambito del Welfare, negli ultimi anni ha dato attuazione, anche in via sperimentale, a progetti dedicati a cittadini senza fissa dimora: il protocollo per l’iscrizione anagrafica, l’apertura di una casella postale, il pronto intervento e l’alloggio sociale che, assieme al dormitorio diocesano Caritas, hanno ridotto del 90% il fenomeno dei senza fissa dimora. L’attuale situazione pandemica, però, ha complicato la possibilità di intervenire su tali fragilità.
«Occorre stabilire una strategia operativa – le parole del sindaco Melucci – che abbia come obiettivo prioritario porre fine a quella che altrimenti diventerebbe una vera e propria piaga sociale, con conseguenze inevitabili anche di pubblica sicurezza. Entro il 2030 bisognerà dare attuazione ad azioni sociali mirate a intervenire sulle cause di queste fragilità, nonché a strategie di prevenzione e di responsabilizzazione».
In un’ottica integrata, l’Unione europea, ha un ruolo importante: può radunare tutte le parti interessate attorno a un obiettivo condiviso, stimolare l’impegno politico degli stati membri, facilitare lo scambio di migliori prassi e sostenere l’entità delle politiche basate su prove attraverso il proprio bilancio.
«L’amministrazione Melucci è pronta a proporre progetti sperimentali – ha concluso l’assessore al Welfare Gabriella Ficocelli – che possano essere condivisi anche con le realtà operanti sul territorio, con lo scopo di avviare azioni sinergiche, innovative e inclusive».