Il Senatore Mario Turco e tutto il Movimento 5 Stelle esultano per aver stralciato dalla mozione n. 325, presentata in Senato da Fratelli d’Italia, la reintroduzione dello “scudo penale” per i gestori dello stabilimento siderurgico, omettendo di aver votato a favore di tutti gli altri punti presentati.Si parla di rilancio della produzione siderurgica italiana, a partire dagli stabilimenti di Taranto, di riconversione ecologica, di difesa dell’acciaio italiano.A questo i Senatori stellati hanno votato a favore insieme ai Senatori del Partito Democratico, quello dei decreti salva Ilva, con Forza Italia, con Italia Viva, con la Lega di Salvini e, naturalmente, con il gruppo della Meloni, promotore della mozione stessa.Tutti insieme compatti in Senato affinché a Taranto si continui a produrre acciaio, perpetrando gli abusi sulla salute dei tarantini, sempre più compromessa.Nel suo intervento al Senato, Turco rilancia la transizione energetica, l’agenda 2030 e 2050, i cavalli di battaglia della campagna elettorale che ha permesso a lui e a 4 deputati di essere eletti sono scomparsi. Nessuna chiusura, nessuna bonifica e decontaminazione. Solo produzione, costi quel che costi. Contrari solo 17 senatori, i famosi “dissidenti Grillini” soprattutto. Proprio nella giornata di ieri si è proceduto a perfezionare l’accordo tra Stato ed Arcelor Mittal per l’ingresso di Invitalia nel capitale sociale dell’azienda che cambierà ancora una volta nome, lasciando inalterati i livelli di inquinamento.Nella nota del gruppo franco-indiano, si leggono le condizioni poste allo Stato affinché l’accordo vada a buon fine. Tra questi, ci preme sottolineare la modifica del piano ambientale ma, soprattutto, la sospensione di sequestri e dei provvedimenti ristrettivi.Chi ieri ha votato a favore di quella mozione e chi sostiene l’accordo con Arcelor Mittal è responsabile, in egual misura, dei malati e dei morti a causa dell’inquinamento che continua a vessare la nostra città.