Cancelli sprangati e bodyguard, caccia ai post su Facebook invece che a nuovi clienti, minacce a un Governo democratico e ritardi immotivati nei lavori di ambientalizzazione: che terribile immagine ArcelorMittal sta dando di sé al mondo. Il disagio della comunità che la ospita dal 2018 è ormai totale. Glielo chiede una comunità intera: reintegrino immediatamente il lavoratore licenziato per una fiction, il clima è già abbastanza teso quaggiù e loro sono già responsabili di una infinità di infrazioni molto serie. E poi non pretendano le scuse di nessuno, non umilino la dignità dei lavoratori, non siamo una dittatura, siamo nell’Unione Europea del terzo millennio. Il Governo convochi con urgenza il tavolo dell’accordo di programma con gli enti locali, oppure quei cancelli glieli muriamo noi per sempre e tanti saluti al piano nazionale dell’acciaio.