Di seguito le dichiarazioni del Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani: “Non possiamo chiudere e mettere per strada migliaia di lavoratori, ma neanche possiamo pensare che lo Stato possa intervenire su tutto. Transizione vuol dire garantire un compromesso tra ambiente e sostenibilità sociale. Io domani non mi sveglio e cambio le tecnologie di un’impresa. Non si può pensare di cambiare l’Ilva dall’oggi a domani”.
Ancora una volta lo Stato sceglie il diritto al lavoro piuttosto che quello alla salute, ancora una volta il Movimento 5 Stelle tradisce il voto di noi tarantini che avevamo creduto in un cambio di rotta sulla vicenda Ilva. Nessuna transizione ecologica all’orizzonte, solo fumo, malattie e morte per cittadini e lavoratori. Fiumi di inutili parole anche dal Sindaco e dal suo partito, lo stesso PD che, con la complicità del Movimento 5 Stelle, ha consegnato la fabbrica a Mittal prima, per entrare in società con i Franco-Indiani poi. La verità è che i tarantini in questa battaglia sono soli. Ancora una volta la produzione ad ogni costo prevale su tutto, costi quel che costi.
Il tempo è scaduto, quella fabbrica va chiusa e chi potrebbe farlo ma sceglie di continuare ad avvelenare un intero territorio è responsabile dei malati e dei morti in città.