Non ci accorgiamo di loro fino a quando non vengono a mancare. Scioperano oggi altri lavoratori resi “essenziali” da questa pandemia. Sono quelli della logistica, che dopo i rider, bloccano ora le consegne di pacchi e corrispondenza perché da anni vivono sul labile confine tra un lavoro vero supportato però da condizioni contrattuali da “caporalato”.
Oggi a incrociare le braccia e a bloccare totalmente il servizio sono stati i lavoratori di SDA, circa 100 dipendenti che nella sede di Taranto, nel centro di smistamento della zona industriale sulla via per Statte, si sono fermati per chiedere un salario dignitoso, orari di lavoro umani e un contratto giusto.
Autisti, magazzinieri, addetti alle officine che oggi nella sola provincia di Taranto hanno bloccato 6000 consegne e 2000 ritiri.
Lo sciopero nazionale – spiega Michele De Ponzio della FILT CGIL di Tartanto – è stato reso necessario per respingere integralmente le proposte delle imprese della logistica, che vanno verso un ulteriore precarizzazione del mercato del lavoro, con la richiesta di abolizione degli scatti di anzianità, la riduzione delle giornate di ferie o permessi retribuiti, l’abolizione del pagamento delle festività e un indebolimento sostanziale della clausola sociale.
Inoltre proprio da Taranto, due anni fa è partita la lotta in Puglia per il rispetto dei diritti dei lavoratori della filiera SDA. – continua il segretario della FILT – Molti risultati ottenuti in questi due anni di contrattazione ma ancora lontani dal pieno rispetto del CCNL. Da Taranto approfitteremo di questo risultato di adesione completa allo sciopero, per chiedere la prevista verifica tecnica degli impegni presi con la FILT CGIL provinciale per proseguire nel cammino di adeguamento.
Lo sciopero di oggi riguarderà l’intero turno di lavoro e riguarderà tutte le merci, tranne quelle garantite dallo stesso contratto nazionale come l’approvvigionamento di combustibile, il trasporto di medicinali e forniture per ospedali, prodotti alimentari di prima necessità.