“Grave la decisione di ArcelorMittal di sospendere gli investimenti e i programmi di risanamento ambientale, di ridurre al minimo la marcia degli impianti fermando completamente acciaieria 1, treno nastri 2, treno lamiere e tubificio con la conseguente e immediata messa in cassa integrazione da subito di altre centinaia di lavoratori (300 solo delle manutenzioni tra officina e magazzino), che si aggiungono agli attuali 3mila già in cassa da oltre un anno e mezzo”. Così Rocco Palombella, Segretario generale Uilm.
“A tutto questo – prosegue il leader dei metalmeccanici della Uil – si aggiunge la sospensione del pagamento delle spettanze alle aziende dell’appalto che appesantirà ulteriormente lo scaduto con il rischio di bloccare completamente le retribuzioni per questi lavoratori”.
“Grave e inaudito inoltre l’immobilismo del Governo, nonostante il nostro grido di allarme e le rassicurazioni avute nell’ultimo incontro del 19 febbraio rispetto all’ingresso di Invitalia nel capitale di AMI. La situazione – aggiunge Palombella – rischia ora di esplodere da un momento all’altro, creando quindi una bomba sociale e occupazionale senza precedenti”.
“Il Presidente del consiglio Draghi intervenga subito per bloccare questa grave emergenza prima che sia troppo tardi”, conclude.