«È cambiato il governo ed è tornato in discussione anche l’accordo per l’ingresso dello Stato in partnership con ArcelorMittal visto che non sono stati ancora versati i soldi pattuiti. Il governo dia in fretta risposte o ci autoconvocheremo molto presto al Ministero dello Sviluppo Economico». Così Rocco Palombella, Segretario Generale Uilm.
“Abbiamo la sensazione di trovarci in un binario morto – dichiara il leader Uilm – Non ci sono punti di riferimento. Ad oggi le uniche certezze sono una sentenza del Tar che ha ordinato la fermata dell’area a caldo e la pronuncia del Consiglio di Stato che ha accolto la sospensiva e deciderà nel merito il 13 maggio. Dal ministro Giorgetti, durante l’incontro del 19 febbraio, non abbiamo ascoltato nessuna assunzione di impegni sull’ingresso dello Stato in questa società e sul fatto che l’accordo va avanti”.
“Il 13 maggio ci sarà l’udienza del Consiglio di Stato ma nel frattempo non c’è nessuna convocazione, gli impianti continuano a marciare senza manutenzioni, sono sospesi gli interventi di ambientalizzazione, ci sono forti ritardi nei pagamenti alle aziende dell’indotto e ancora si attende l’integrazione della Cig per i lavoratori di Ilva As” continua.
“L’azienda sembra che guardi più a quante persone mettere in cassa integrazione che non a quelle che servono per mantenere in funzione gli impianti. Non si capisce quale strategia abbiano il governo e ArcelorMittal” prosegue.
“Ogni giorno chiediamo un confronto ma ora pensiamo a un’autoconvocazione al Mise – prosegue – Non possiamo attendere il giudizio del Consiglio di Stato, al governo spetta il compito di trovare le soluzioni occupazionali, ambientali, sulla transizione ecologica. Non è possibile lasciare i lavoratori in balia del destino”