Nessuna sorpresa, nessuna variazione sul percorso che abbiamo impostato con l’intera comunità. E quand’anche gli esiti dell’udienza di maggio del Consiglio di Stato dovessero prevaricare l’aspirazione di mezzo milione di cittadini e i diritti fondamentali sanciti dal TAR di Lecce, noi andremo avanti in ogni grado di giudizio, anche in sede europea.
Ringraziamo la Regione Puglia per la vicinanza, lascia esterrefatti Invitalia, un pezzo di Stato, con tanti interessi a Taranto, che opera in maniera non trasparente e si associa ad ArcelorMittal.
È un grave danno di credibilità al Governo della transizione ecologica del Presidente Mario Draghi.
Ora verifichiamo cosa c’è nel Recovery Plan per l’ex Ilva, di lì capiremo davvero tante cose. L’unica certezza è che noi fermeremo l’area a caldo dello stabilimento siderurgico, con ogni mezzo possibile, ogni giorno sarà una pena per loro e per chi intenderà danneggiare ancora la vita dei tarantini e interferire con la svolta della città.