Sentiamo spesso parlare di efficientamento energetico, ma non sempre è molto chiaro di cosa si tratti. In realtà non è affatto complesso da spiegare: si fa riferimento a tutte quelle azioni che possono migliorare la resa termica degli edifici, dunque la loro capacità di trattenere il calore e di impedire l’ingresso delle temperature esterne in casa.
Differenze tra efficientamento e risparmio energetico
L’efficientamento non va confuso con il risparmio energetico: nel primo caso si parla infatti di un pacchetto di interventi il cui compito è quello di migliorare la già citata resa energetica dell’abitazione, come ad esempio la coibentazione delle pareti e del tetto, la posa di un cappotto termico o la sostituzione della caldaia. Rientrano nel pacchetto anche la sostituzione degli infissi con quelli termoisolanti, o l’installazione di impianti fotovoltaici.
Il risparmio energetico, invece, si concretizza in tutte quelle azioni che possiamo svolgere in prima persona, finalizzate alla riduzione degli sprechi e al taglio dei costi. Si tratta di piccole accortezza che possono portare ad un grande risparmio in bolletta, soprattutto in vista dell’aumento dei costi di luce e gas iniziato a ottobre dello scorso anno.
In entrambi i casi, comunque, i vantaggi restano i medesimi: con una casa protetta, sia dalle temperature esterne che dagli sprechi, ne guadagna non solo l’ambiente ma anche il portafogli. In altre parole, sprechiamo meno risorse e questo va a beneficio di tutto il pianeta, dell’ecosistema e delle bollette.
Tipologie di interventi possibili
Poco sopra abbiamo già visto una corposa lista che racchiude alcuni degli interventi di efficientamento possibili. Va però aggiunto che ci sono una serie di incentivi che possono darci la possibilità di abbattere le spese necessarie per gli interventi di questo tipo. Per conoscere gli incentivi fiscali per le opere di riqualificazione energetica, è possibile consultare la guida di Acea sull’efficientamento, in modo da avere una prospettiva più completa sulle detrazioni disponibili.
Per quanto concerne gli interventi, bisogna distinguere quelli sull’impiantistica da quelli strutturali. Il cappotto termico è ad esempio compreso nella seconda categoria, e lo stesso vale per la sostituzione degli infissi. L’installazione di una nuova caldaia a condensazione, invece, appartiene alla prima categoria, così come l’utilizzo di un impianto fotovoltaico. Altra tecnica di stampo edile utile per migliorare l’efficienza energetica di un edificio è l’insufflaggio, ovvero il riempimento delle zone cave delle pareti con materiali termoisolanti, come la lana di roccia, il sughero o la fibra di cellulosa.
Se si parla delle abitudini corrette per abbattere gli sprechi, ecco l’attenzione alle luci e l’installazione delle lampadine a LED, insieme alla scelta di elettrodomestici con classe energetica A+++.
In sintesi, abbiamo diverse opzioni a nostra disposizione per migliorare l’efficienza energetica delle nostre case, dall’installazione di nuovi impianti fino ad arrivare agli interventi strutturali.