“Ho visto e rivisto il video promozionale per la candidatura di Taranto a capitale della cultura. Al di là del costo spropositato, che citando un famoso film di Aldo, Giovanni e Giacomo potrei dire che “Con 30 euro il mio videomaker l’avrebbe fatto meglio”, ciò che mi lascia senza parole e mi da un senso di fastidio è l’aver inserito immagini della fabbrica della morte, di colate di acciaio e di operai che si recano a lavoro nella stessa.. Forse non è chiaro che quella fabbrica uccide non solo le persone ma ha ucciso i sogni in questa città, le alternative e in primis la cultura che il video dovrebbe promuovere. La rinascita di Taranto partirà realmente solo quando quella maledetta fabbrica ormai inutile sarà definitivamente chiusa. Ma forse questo è il risultato per aver inserito nel comitato che cura il dossier un industrialista convinto come Mellone”.