La Sezione Atti di Polizia Giudiziaria dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha denunciato un cittadino italiano e due cittadini del Bangladesh per truffa avendo indotto la vittima, con artifizi e raggiri, ad acquistare online una polizza assicurativa rivelatasi falsa.
Nel mese di settembre, la vittima, un tarantino di 45 anni residente a Leporano, ha sporto denuncia per truffa, riferendo di aver acquistato una polizza assicurativa online per il proprio motociclo con una compagnia assicuratrice per il tramite di un portale di ricerca delle polizze a prezzi più convenienti.
Dopo aver ricevuto da un’utenza telefonica mobile una proposta conveniente, la vittima ha concordato che il pagamento dovesse avvenire attraverso versamento su una PostePay, della quale veniva fornito il numero ed il codice fiscale della persona fisica di riferimento.
Da altra utenza telefonica, attraverso messaggistica WhatsApp, il 45enne ha ricevuto il preventivo della polizza concordato, con l’intesa di inviare la ricevuta a riprova della ricarica su un indirizzo mail collegato alla compagnia assicurativa di riferimento.
L’anonimo interlocutore ha inoltre rassicurato il denunciate che avrebbe ricevuto presso il suo domicilio il contratto da firmare e restituire al mittente.
Dopo qualche giorno senza aver ricevuto alcunché, il denunciante, contattato il numero verde della compagnia assicurativa per chiedere contezza della sua situazione, ha avuto la spiacevole risposta che non era stata accesa nessuna polizza a suo nome.
Dagli accertamenti in banca Dati sulle utenze telefoniche e sul codice fiscale della PostePay, è emerso che le utenze telefoniche erano intestate ai due cittadini del bengalesi, mentre la PostePay era riferita al cittadino italiano, tutti con precedenti penali per truffa.