Nei giorni scorsi ho visitato il museo dell’arsenale di Taranto, un luogo sconosciuto alla maggior parte dei tarantini ma che meriterebbe di essere visitato e apprezzato da tutti.Nelle sale adibite a museo, all’interno dell’arsenale, è possibile conoscere non solo la storia della Marina Militare ma soprattutto l’ingegno delle maestranze che hanno lavorato nel tempo nelle officine ubicate sugli immensi vialoni che costeggiano il muraglione.Camminare all’interno dell’arsenale mi ha dato modo di rafforzare il mio pensiero sugli spazi interni inutilizzati da anni dalla marina.Sono sempre più convinto che il futuro del borgo umbertino passi dal recupero e dalla fruizione di questi spazi da parte della collettività .Aprire dei varchi, con il recupero di ognuna delle tante aree oggi inutilizzate, con la realizzazioni di piste ciclabili e passeggiate lungo il Mar Piccolo.Ci sono, inoltre, tantissimi capannoni presenti al di là del Muraglione che potrebbero essere adibiti ad attività culturali.Questo sarebbe solo un primo passo per restituire alla città una vista incantevole e una nuova visione di città, proiettata a voltare definitivamente pagina dopo anni di industrialismo dannoso per la salute dei tarantini.Colgo l’occasione per ringraziare il personale del museo che mi ha accompagnato nella visita e invito i tarantini, appena sarà possibile, a percorrere questa mostra storica aperta tutti i giorni .Mi auguro che la mozione, presentata dal sottoscritto, votata in consiglio Comunale qualche settimana fa spinga l’Amministrazione Melucci a cogliere lo spunto suggerito per poter realmente guardare al futuro di Taranto in una maniera diversa, uscendo così dalla monocultura dell’acciaio.C’è un mondo all’interno dell’arsenale, va recuperato e restituito alla città.