Disegnando esprime sé stesso, le sue idee, i suoi pensieri. Le linee tracciate dalla sua matita non danno semplicemente vita ad una vignetta, ma creano un itinerario sicuro, un sentiero di conoscenze percorso dai tanti giovani ai quali i suoi disegni hanno spiegato la legalità e l’importanza del rispetto verso il prossimo.
Parliamo del Vice Ispettore della Polizia di Stato, Paolo Piccione, 46 anni, manduriano, in forza presso il distaccamento di Manduria della sezione di Polizia Stradale di Taranto.
Paolo si è arruolato in Polizia nel 1999, è laureato in legge ed è abilitato alla professione forense. E’ anche iscritto nell’elenco pubblicisti dell’Ordine dei Giornalisti della Puglia. Disegna da sempre, da ancora prima di indossare la divisa.
Quest’anno le sue vignette sono state inserite nel numero di ottobre di Polizia Moderna, negli ambiti di un progetto di sensibilizzazione sulle disabilità, volto al contrasto di ogni forma di discriminazione.In realtà, non si tratta della prima collaborazione tra il Vice Ispettore Piccione e l’Amministrazione di Pubblica Sicurezza.
Nel 2006, le vignette del Vice Ispettore Piccione furono inserite in un pieghevole intitolato “Stop ai bulli”, realizzato dalla Polizia di Stato per sensibilizzare sulla tematica del bullismo.
«Spiegammo tramite le vignette – rivela Piccione a Tarantini Time – come comportarsi in determinate situazioni. Il pieghevole, dopo quell’anno, fu distribuito in diverse scuole italiane e inserito nei sussidiari scolastici editi da Loescher Editore».
Autore di due libri (raccolte delle sue vignette satiriche), Paolo nel 2005, ha preso parte in rappresentanza della Polizia di Stato e in qualità di autore, alla fiera del libro partenopea (la seconda dopo quella di Torino) Galassia Gutenberg, dove ha presentato la sua prima opera “Capronic, ovvero non solo storie di naufragi amministrativi” (2004).
Nel 2006, ha pubblicato la sua seconda raccolta: “Euronomicon, il libro dei morti dell’Euro”.
Sempre relativamente a tematiche giovanili, come baby gang, pedofilia, cyberbullismo e criminalità minorile, nel 2008 le vignette di Paolo Piccione, sempre per conto della Polizia di Stato, danno vita a “Max e Stella, due ragazzi come voi”, un libro a fumetti realizzato con il patrocinio del Fondo di Assistenza all’Infanzia del Banco di Napoli, con lo scopo di prevenire tali fenomeni tra i giovani.
Le sue illustrazioni arrivano fino in Francia, negli ambiti del Salon International de la Caricature du Dessin de Presse et d’Huomour di Saint Just Le Martel, dove dal 2008 fino al 2019 ha esposto i suoi lavori e ha disegnato dal vivo.
Nel 2009 nell’area dedicata ai diritti dell’infanzia, ha esposto le tavole di “Max & Stella due ragazzi come voi”,al fianco di quelle realizzate da vari artisti per l’ONU, l’UNESCO, l’UNICEF e Cartooning for Peace.
Un curriculum davvero interessante quello di Paolo Piccione che ha unito la sua passione per il disegno alla sua missione da poliziotto.
«Ho prestato servizio in realtà difficili come Napoli – dice Piccione -. Quando ero a Napoli ho utilizzato i disegni per dialogare con i ragazzi e avvicinarli ai temi etici, alla legalità. Il disegno ha consentito a me poliziotto, percepito addirittura nemico in certe realtà, di avere una chiave di comunicazione valida con i giovani».
Un poliziotto dunque, che, armato di matita educa le nuove generazioni al rispetto della legalità e del prossimo.
Infatti Paolo Piccione ha anche partecipato, esponendo una vignetta a una mostra intitolata “Se la paura fa 90, la dignità fa 180” improntata sui temi della legalità, contro la camorra e realizzato illustrazioni per un opuscolo voluto sempre dalla Polizia di Stato e intitolato “Questo non è amore”, sulla tematica della violenza di genere.
«Nel 2018 fui contattato dalla Direzione Centrale Anticrimine, nel periodo di gestione del vice capo vicario dottor Rizzi, e realizzai quattro vignette sul femminicidio che furono poi inserite in questo opuscolo».
A fine 2019, arriva la proposta di collaborare per un progetto contro la discriminazione di quanti sono affetti da disabilità. Piccione ha realizzato tre illustrazioni che sono state pubblicate sul numero di ottobre di “Polizia Moderna”, mensile ufficiale della Polizia di Stato, all’interno di un inserto intitolato “L’odio contro le persone disabili” curato dall’OSCAD (Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori).
Lavori importanti che consolidano una collaborazione duratura nel tempo.
Ma come nasce una vignetta di Paolo Piccione?
«Le mie vignette sono espressione di come recepisco la notizia – ci dice Piccione -. Prima arriva la notizia e poi ciò che mi suscita, lo comunico con il disegno».
Ammiratore di Forattini tra i vignettisti, da ragazzo, e di Magnus tra i fumettisti, Paolo, oggi attratto più dalla satira corrosiva di Andrea Pazienza, muove la sua matita dopo un’analisi critica degli eventi che, molto spesso hanno portato i suoi disegni a spopolare sul web grazie alla sua pagina facebook “Caffè Scorretto… le vignette satiriche di Paolo Piccione”.
«Per fare satira occorre essere un po’ “scorretti”. Questo è il motivo per il quale, attualmente, seguo con molto interesse la satira francese. Loro sono molto legati al concetto di libera espressione e la fanno valere tantissimo. In molti sono anche morti per questa libertà».
Il disegno permette di esprimersi. Quanto è importante?
«Il disegno per me è estremamente importante. Mi permette di comunicare con più linguaggi, la vignetta ha una forza comunicativa che viaggia su tre binari: immagine, che colpisce immediatamente, il colore che lavora sull’inconscio e sull’emotività con un “linguaggio” naturale e analogico, e testo che lavora sul linguaggio convenzionale. Con il disegno – conclude Piccione – si possono veicolare diversi messaggi di denuncia, o richiamare l’attenzione su un determinato argomento».
Paolo, poliziotto, disegnatore e comunicatore. Nelle sue mani uno strumento formidabile, capace di aprire le menti e arrivare ai cuori: la matita. Una matita che in-segna.