L’Onorevole Gianfranco Chiarelli, vicecoordinatore regionale Lega – Salvini Puglia, interviene sulla crisi Covid-19: «In questi mesi di pandemia è emersa chiaramente la totale incapacità degli amministratori del centrosinistra pugliese di avere una qualsiasi strategia per gestire l’emergenza e per proiettarci fuori da questo periodo negativo».
«Passi la prima ondata che ha colto di sorpresa l’intero mondo – continua l’On. Gianfranco Chiarelli – ma quanto accaduto questa estate è vergognoso, con l’opinione pubblica presa in giro per mesi con discussioni su argomenti insignificanti, come la gara per i banchi monoposto con rotelle, senza che nessuno si preparasse alla prevedibile seconda ondata».
«La responsabilità di quello che accade oggi in Puglia – commenta l’On. Gianfranco Chiarelli – è sì di Michele Emiliano, “distratto” in estate dalla campagna elettorale e poi dalla composizione della sua giunta rosso-gialla, ma principalmente ritengo sia imputabile a Pier Luigi Lopalco, oggi Assessore Regionale alla Sanità e, precedentemente, proprio coordinatore della task force anti Covid».
«Grazie alle sue indubbie competenze scientifiche – rincara l’On. Gianfranco Chiarelli – Lopalco avrebbe dovuto prevedere il ritorno del Coronavius e attrezzare fin da questa estate la Sanità pugliese: organizzare strutture dedicate al Covid-19 e potenziare quelle esistenti, evitando così di coinvolgere altri nosocomi, inviando ispettori nelle RSA dove vivono i nostri nonni, predisponendo una organizzazione efficiente per elaborare i tamponi rapidamente».
«Niente di tutto questo è stato fatto in estate, e così oggi, mentre tante regioni vedono cambiare in meglio il loro colore – stigmatizza Gianfranco Chiarelli – la Puglia rimane arancione per colpa di una sanità messa all’indice dal Comitato Tecnico-Scientifico del Ministrero della Salute».
«Infatti nei giorni scorsi la Puglia è rimasta arancione non tanto per l’incidenza dell’epidemia – denuncia l’Onorevole Gianfranco Chiarelli – quanto per l’inefficienza dei Dipartimenti di prevenzione delle ASL che, dopo l’insorgenza dei sintomi, sono troppo lenti nel processare i tamponi e diagnosticare l’eventuale positività del paziente, ritardandone così l’isolamento in quarantena: per questo a Roma hanno deciso di far rimanere la Puglia arancione!»
L’Onorevole Gianfranco Chiarelli così conclude: «in pratica la Sanità regionale dell’Assessore Lopalco, gestita da manager nominati da lui e da Michele Emiliano, sta vanificando i sacrifici di migliaia di pugliesi costretti a rimanere in zona arancione, di imprenditori e commercianti che non sanno a che santo votarsi: solo questo dovrebbe far riflettere Pier Luigi Lopalco e convincerlo a presentare le dimissioni, tornando così ai suoi amati studi scientifici per i quali probabilmente è più portato!».