Prevenzione e Protezione. Obiettivi questi prioritari nell’ambito dell’attività di controllo del territorio da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Taranto. Contrastare quindi fenomeni di sfruttamento e di sistematica violazione delle norme poste a tutela dei lavoratori, della loro dignità personale e professionale, della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro, ancor più in un momento storico in cui risulta assolutamente necessario arginare e contrastare quei comportamenti contrari alle disposizioni Ministeriali e di Governo, atte a far fronte all’alto rischio di contagio da CORONAVIRUS.
I risultati conseguiti nell’ultimo trimestre, al termine di una mirata pianificazione della vigilanza in tutti i settori produttivi e sotto il coordinamento della Prefettura di Taranto, sono di assoluto valore sia in termini di presenza sul territorio, sia in termini di efficacia dell’azione ispettiva, quale tangibile conseguenza della costante e sinergica collaborazione tra il Nucleo Ispettorato del Lavoro e le varie Stazioni Carabinieri distribuite capillarmente su tutto il territorio della provincia.
Nel corso dei servizi in argomento, sono state rilevate violazioni al “protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”, oggetto di segnalazione alla Prefettura per i provvedimenti di propria competenza.
Inoltre, rilevate e contestate violazioni ad esso connesse previste e punite dal Testo Unico in materia di Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro.
Complessivamente, sono state segnalate all’autorità giudiziaria 34 datori di lavoro per violazioni inerenti l’omesso aggiornamento della valutazione dei rischi rispetto al misure di protezione e prevenzione in materia di contagio da coronavirus, l’omessa fornitura di dispositivi di protezione individuale, l’omessa informazione e formazione sui rischi aziendali e in materia di contenimento e contrasto alla diffusione del virus Sars-CoV-2, l’omessa sorveglianza sanitaria finalizzata a constatare l’idoneità dei lavoratori rispetto alle mansioni specifiche.
L’intera attività consentiva quindi di accertare e comminare sanzioni amministrative e penali per complessivi euro 760.600,00.
Nel corso dell’intero periodo di riferimento sono state sospese in via cautelare 7 realtà imprenditoriali, verificate le posizioni di 127 lavoratori, di cui 97 irregolari e 18 in nero