Invitalia illustri subito anche al Comune di Taranto e alla città i risultati delle sue trattative con ArcelorMittal. Il Presidente Giuseppe Conte ci ha a più riprese garantito trasparenza sul negoziato, ma qui sembra che qualcuno si illuda che con la distrazione della pandemia sia possibile il solito accordo al ribasso a danno dei tarantini. Anche i lavoratori non si accontentino adesso o non riusciremo mai più a proteggerli. Noi continuiamo a non comprendere come, dopo tutto quello che è successo e ancora succede in questi giorni, il Governo acconsenta alla permanenza di ArcelorMittal a Taranto.
Noi continuiamo fermamente a respingere l’ipotesi di uno scellerato piano industriale concordato in gran segreto a Milano, un piano che ancora prevedrebbe 8 milioni di tonnellate di produzione senza alcuna garanzia di conversione tecnologica e arretramento degli impianti, di valutazione del danno sanitario e di avanzamento delle bonifiche sul territorio, di riqualificazione degli esuberi nel quadro di un serio accordo di programma.
Se questo è il green deal che avrebbe in mente il Governo per la nostra comunità la delusione è davvero grande.
Ribadisco a Invitalia, non formalizzate alcuna intesa senza la città o faremo in modo che questa non si concretizzi mai.
Abbiamo detto, avete giustamente detto ai cittadini che la salute viene prima di ogni altra cosa, non si può più fare finta che sull’ex Ilva questo principio non valga.