“Finalmente dopo anni di battaglie contro un muro posto dall’allora assessore alla sanità Michele Emiliano, riapre il pronto soccorso dell’ospedale Moscati di Taranto. Una riapertura che personalmente ho inseguito da anni: era il 2016 quando presentai una mozione in Consiglio regionale contro la chiusura, allora presentata come un temporaneo piano estivo. Fui facile profeta nel dire che ‘estivo’ non sarebbe mai stato, e puntualmente arrivò la chiusura definitiva. Un anno dopo, quella mozione, fu approvata con i voti anche della maggioranza, ma come tutti i programmi e gli atti di indirizzo ad Emiliano e la sua Giunta è rimasta nel libro degli impegni e dei sogni…
Ho continuato a chiederne la riapertura, è stata avviata anche una raccolta firme con tanti cittadini e comitati che da anni sul territorio lottano per questo obiettivo, e l’ultima mia lettera inviata alla ASL di Taranto, firmata insieme ai medici di base, risale a qualche giorno prima del lockdown di marzo. Tenuto conto che non è ancora mai stato aperto il nuovo pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata inaugurato da Emiliano in campagna elettorale e mai entrato in funzione.
Oggi, solo oggi, la ASL di Taranto si accorge finalmente di quanto fosse scellerata quella decisione e dopo quattro anni decide di riaprire il pronto soccorso del Moscati per far spazio agli ingressi Covid. Anche qui avevo detto che non era igienicamente e organizzativamente adatta la soluzione di tenere i pazienti nelle tende occupando il personale del 118, ma anziché ammettere la verità di fronte a pazienti abbandonati per ore senza neppure servizi igienici, la direzione generale della Asl ha detto che erano solo in attesa di tampone. Oggi finalmente rivedono quella scelta.
Spiace sia stato necessario lo scoppio dell’emergenza per ammettere quanto fosse necessario, e quindi dover procedere ora con urgenza alla ricerca del personale. Una programmazione più razionale in tempi migliori, che per la situazione di Taranto tanto migliori non sono mai stati, avrebbe fatto sì che oggi saremmo già stati pronti ed efficienti. Spero che da ora in poi il governo regionale, maggioranza di centrosinistra (e forse 5stelle!) e ASL, possano agire meno di forza e ascoltare anche le proposte dell’opposizione ma soprattutto dei cittadini del territorio, quando sono collaborative e utili perché nate dalla conoscenza dei bisogni delle corsie anziché dietro le scrivanie”