LECCE – Nella serata di ieri, durante un servizio di controllo delle persone sottoposte agli arresti domiciliari, C.A. leccese dell’81, sorvegliato, peraltro, col dispositivo elettronico di controllo (c.d. braccialetto elettronico), è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio e per aver violato le prescrizioni del provvedimento della misura cautelare.
I fatti
Gli agenti della Sezione Volanti della Questura di Lecce, dopo aver citofonato, hanno atteso “troppo tempo” per avere l’accesso in casa ed effettuare il controllo e quando C.A., alquanto agitato, ha aperto, ha giustificato quel ritardo poiché la propria compagna era svestita. Tale atteggiamento ha insospettito i poliziotti che hanno voluto vederci chiaro. La successiva perquisizione ha confermato i sospetti.
In un ripostiglio adibito a custodia di abiti e oggetti vari, in un contenitore c’era custodito: un bilancino di precisione; un involucro in cellophane con circa 2 grammi di eroina; un rotolo di nastro di colore nero; una forbice in metallo di piccole dimensioni; un coltellino multiuso e un rotolo di carta tipo alluminio. Tutto materiale ritenuto utile per il confezionamento di dosi per il successivo spaccio.
In camera da letto, poi, all’interno di una vaschetta tra i panni, erano stati nascosti altri tre involucri. Due contenenti circa 2 grammi di cocaina, ed uno con circa 25 grammi di eroina.
Tutta la sostanza ed il materiale rinvenuto è stato sequestrato, come pure i 30 euro, rinvenuti nelle tasche dei pantaloni indossati dal 39enne poiché ritenuto provento di spaccio.
L’uomo è stato condotto presso la casa circondariale di Lecce e messo a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.