Presunta truffa ai danni di una donna della provincia di Lecce di 67 anni che si è recata dai carabinieri per denunciare il suo “corteggiatore”, un uomo di 42 anni di Copertino.
Il caso della signora era stato inizialmente archiviato, ma poi su richiesta del legale della donna, l’avv. Anna Laura Remigi – che aveva presentato opposizione all’archiviazione – il Gip Giulia Proto ha disposto il prosieguo delle indagini, con l’imputazione per l‘ex amante della 67enne, di truffa sentimentale.
La storia tra la vedova 67enne – che dopo il lutto, mai aveva deciso di rimettersi in gioco fino ad allora – e il “latin lover” di Copertino (più giovane di lei di 25 anni), nasce da un botta e risposta su Facebook avvenuto un paio di anni fa.
I due iniziano a scambiare alcuni commenti sul social e dopo alcuni confronti dialettici, decidono di approfondire la conoscenza. Conoscenza che dalla piattaforma virtuale passa alla vita reale quando i due si incontrano per bere un caffè a Gallipoli.
Da lì in avanti comincia quella che per la donna salentina sembra essere un nuovo amore, una conoscenza romantica insperata e genuina. Promesse di amore e parole dolci, sarebbero il miele con cui il 42enne avrebbe abbassato le difese psicologiche della donna. Rassicurandola su quanto lui la amasse e proponendole un viaggio a coronamento di questo sogno. Peccato che dopo aver proposto alla 67enne un viaggio, in cui avrebbero dovuto trascorrere alcuni giorni insieme nella cornice romantica di Venezia – secondo l’accusa della donna, che lo avrebbe poi denunciato alle forze dell’ordine, dando l’avvio al procedimento di cui sopra – l’uomo avrebbe chiesto alla donna di anticipare la quota per partire: 1000 euro in contanti di anticipo per una quota a testa di 1500 euro che, senza battere ciglio, la donna avrebbe infine consegnato a quell’uomo che aveva già conquistato il suo cuore e la sua fiducia.
E’ da quel momento in poi che la storia inizia ad accusare i primi cedimenti: il 42enne – secondo la ricostruzione della donna e del suo legale – sembra improvvisamente cambiare personalità, diventando “aggressivo” verbalmente, irascibile e critico nei confronti della donna.
Idillio finito, che si spezza dopo l’ennesima accusa del 42enne, che rimprovera alla donna di essere succube dei propri figli. La 67enne decide così di porre fine alla relazione e chiede la restituzione dei soldi anticipati per il viaggio. Ma l’uomo svanisce nel nulla, si volatilizza e, con lui, anche i 1000 euro.
La signora, che a causa del forte imbarazzo non aveva parlato ai figli di quanto accaduto, decide però che è il caso di denunciarlo e si rivolge ai carabinieri. Adesso sarà il Pm, entro 10 giorni, a dover formalizzare il rinvio a giudizio del presunto “truffatore” e fissare l’udienza preliminare.
Le truffe e frodi informatiche sono in continua crescita in Italia: da gennaio a giugno 2020 si segna un aumento del 23,3 % rispetto allo scorso anno. Tra i reati configurati rientrano anche il furto dei dati, il cyberstalking e le frodi online.