Non ci siamo entusiasmati per la generale crescita dell’anno scorso, non ci abbattiamo per questa statistica ballerina e che non fotografa compiutamente tutti gli sforzi che la nostra comunità sta compiendo, per lo più perché si basa su dati già obsoleti, alcuni dei quali risalenti addirittura al 2016. Che avessimo ritardi pluridecennali in tutti i frangenti e servizi pubblici era un fatto noto, l’inversione di tendenza richiede ingenti investimenti, programmi complessi, la collaborazione dei cittadini e un po’ di pazienza.
Questa Amministrazione comunale, di suo, sta progettando linee bus elettriche, un grande piano di riforestazione della cintura esterna al tessuto urbano, playground di quartiere, sta acquistando tanti bus ibridi, sta impedendo l’ingresso dei mezzi pesanti in centro, sta persino chiedendo al Governo con forza la chiusura dell’area a caldo dello stabilimento siderurgico, ha assunto una ordinanza radicale sulle plastiche, sta varando l’Oasi Blu per i cetacei e sta regolamentando il nuovo Parco del Mar Piccolo. Queste cose non sono raccontate da una semplice statistica.
E a testimonianza che siamo comunque sulla strada giusta per una Taranto migliore, solo per fare degli esempi tra tanti, la frazione di raccolta differenziata per il 2020 è già doppia rispetto a quella riportata dalla classifica pubblicata oggi. Infatti, il dato reale riferibile al mese di settembre 2020, dopo l’avvio della raccolta differenziata integrale nei quartieri Tamburi, Paolo VI e Citta Vecchia è al 32% e non al 15%, come riportato. Ed è ovviamente un dato destinato a salire ulteriormente con l’avvio della differenziata anche al Borgo e nei quartieri rimanenti entro il prossimo mese di gennaio.
Il verde urbano, poi, è un altro parametro destinato a crescere. Quest’anno abbiamo provveduto a piantumare centinaia di alberi, ma quel che più conta è che abbiamo previsto dettagliatamente un progetto di forestazione che circonderà Taranto, una cintura verde, la “green belt”, che è all’attenzione del Governo.
Abbiamo, inoltre, lavorato sulle isole pedonali, per intenderci: solo la settimana scorsa abbiamo annunciato la chiusura al traffico di un altro tratto di via D’Aquino e stiamo ragionando con i commercianti su progetti innovativi per viale Liguria.
Altro dato importante, infine, non contenuto nella classifica è l’implementazione delle piste ciclabili nel 2020, alcune già in fase di realizzazione e che porteranno il circuito complessivo a 15 km.
Non dipende tutto solo da noi, ma la transizione è ormai avviata e i frutti arriveranno di certo.