Presentate martedì sera, al centro sportivo “Life” di Massafra, le nuove divise per gli Under 15 dell’As Massafra Calcio.
Nell’attesa che riprendano i campionati, i ragazzi di mister Ciro Scalise continuano ad allenarsi con sessioni individuali, come sottolinea il presidente Cosimo Riformato: “Da noi c’è un rispetto capillare del protocollo imposto dalle ultime normative. Ma il compito del nostro staff è agevolato dalla grande maturità dei ragazzi, che seguono ogni indicazioni e partecipano assiduamente ad ogni allenamento, consapevoli che attraverso training mirati possano migliorare in vista dell’inizio del torneo”.
Un progetto, quello dei Giovanissimi, che ha una forte valenza sociale: “I nostri ragazzi non pagano, sono ‘ospiti’ della nostra società. Nessun costo per rata e kit: così facendo abbiamo pensare di venire incontro alle esigenze delle famiglie e togliere qualche ragazzo dalla strada. Sono tanti? Purtroppo erano ancora di più, ma è stato necessario effettuare una selezione, anche se ci sono diversi ragazzi con poca esperienza che grazie al lavoro dei mister si stanno mettendo al pari degli altri”.
Sulle nuove divise campeggiano i nomi degli sponsor: “Un ringraziamento ai tanti partners che ci sostengono, in particolar modo alla Sea Impianti e alla Farmacia Massaro. Senza di loro il nostro sogno non potrebbe andare avanti: grazie al loro supporto, infatti, abbiamo anche acquistato un pulmino per aiutare i ragazzi con meno mezzi”.
Sui più piccolini, che da quest’anno sfoggiano i completi rossoblu del Crotone, compagine di serie A alla quale l’As Massafra Calcio è affiliata dall’inizio di questa stagione: “E’ bello vederli indossare questa maglia ma è ancora più bello scoprire l’attaccamento a questa squadra: vogliono venire ad allenarsi ogni giorno e con il massimo entusiasmo”.
Il presidente Riformato, infine, si dice orgoglioso del suo staff: “E’ invidiabile e composto da professionisti veri e di gran cuore, che amano stare con i bambini e trasmettere loro tutto ciò possono. Io e il presidente Bruno Giordano non potevamo affidarci a gente migliore”.