Nel corso della mattinata odierna la Guardia Costiera di Taranto ha sequestrato circa 45 kg di oloturie nel Mar Grande di Taranto. Il mezzo navale G.C. 279, infatti, nell’ambito della continua attività di controllo del territorio a tutela dell’ambiente marino e costiero, ha colto in flagranza di reato due pescatori di frodo, a bordo di un’imbarcazione, intenti alla pesca della specie Holothuroidea di cui è vietata la cattura. A bordo della stessa venivano rinvenuti 3 secchi bianchi contenenti il prodotto ed un rastrello, attrezzo fabbricato artigianalmente, ed usato per la pesca.
I Militari della Guardia Costiera, quindi, hanno sottoposto a sequestro l’intero quantitativo di oloturie che è stato poi rigettato in mare in quanto ancora vivo e dell’attrezzo, procedendo contestualmente alla denuncia penale contro i pescatori di frodo per deturpamento e danneggiamento dell’ecosistema marino.
Gli esemplari della classe delle Holothuroidea, difatti, rientrano tra le specie marine protette la cui pesca è vietata dal Decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali del 30/12/2019, in quanto le ricerche scientifiche effettuate dal C.N.R. hanno evidenziato il ruolo centrale di tale specie nella produttività dell’ecosistema marino, la cui pesca indiscriminata è causa di gravi ed irreparabili danni all’ambiente marino, nonché di diminuzione della biodiversità ed alterazione degli equilibri ecologici.
L’operazione odierna si inserisce nell’ambito della costante attività di controllo svolta dal personale della Guardia Costiera di Taranto, sotto il coordinamento del 6° Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Bari, a tutela dell’ambiente marino e della salute pubblica.