FRANCAVILLA FONTANA (BR) – La parrocchia Maria Santissima della Croce di Francavilla Fontana compie cinquant’anni. “Una casa tra le case, una comunità in uscita”, così è definibile la presenza parrocchiale nel corso di questo mezzo secolo nella storia degli abitanti di Francavilla Fontana e, in modo particolare, del Borgo Croce.
L’apertura del Giubileo Parrocchiale è in programma sabato 31 ottobre.
Due i momenti salienti: alle ore 17,30 l’accoglienza della reliquia più insigne di sant’Egidio da Taranto e alle ore 18,00 la santa messa pontificale presieduta dal vescovo di Oria, Mons. Vincenzo Pisanello, e concelebrata dal Ministro dei Frati Minori, padre Paolo Quaranta, insieme ai parroci che hanno retto la parrocchia durante il cinquantennio 1971 – 2021.
Affianco all’attuale parroco, fra Giancarlo Greco, saranno presenti padre Benedetto Taccardi, padre Milko Gigante, padre Guido Fiorino, padre Antonio Mariggiò, nonché i frati che quotidianamente collaborano all’azione pastorale: il vicario parrocchiale padre Agostino Buccoliero, il padre guardiano Cosimo Pro, padre Maurilio De Cataldo e fra Alfonso Cosi. Senza dimenticare nella preghiera il compianto padre Rosario Ligurgo che, nel 1971, fu il primo parroco.
Come sempre, la celebrazione si svolge nel pieno rispetto del protocollo sanitario anti-Covid: la chiesa è in grado di accogliere sino a 100 persone, tra fedeli e religiosi. Tutti potranno comunque partecipare, in comunione spirituale, alla santa messa attraverso la diretta, a partire dalle ore 17,30, sull’emittente Canale 85, resa possibile grazie alla disponibilità del Gruppo Editoriale Domenico Distante.
Se l’istituzione della parrocchia è piuttosto recente, ben più antica è invece la costruzione della chiesa che è legata alla presenza dell’icona bizantineggiante della Madonna con il Bambino e una croce in mano, la Madonna della Croce, appunto, e alla miracolosa guarigione di un cieco, avvenuta nel Cinquecento. Meta di pellegrinaggi, soprattutto in occasione della festa dell’Ascensione, la chiesa ricevette il titolo di santuario mariano, per altro ribadito con decreto del vescovo di Oria datato 25 settembre 2020. La chiesa originaria, ampliata e modificata, assunse l’aspetto attuale negli ultimi anni del Seicento. La parrocchia è stata invece istituita con decreto del vescovo di Oria, mons. Alberico Semeraro, che porta la data del 29 giugno 1971, nel giorno della festa dei santi Pietro e Paolo. Qualche giorno prima, esattamente il 13 giugno 1971, nella festa di sant’Antonio da Padova, sempre il presule oritano aveva provveduto ad affidare la chiesa alle cure dei Frati minori della Provincia dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, che tuttora la custodiscono.
Uno dei primi segni del Giubileo Parrocchiale è proprio l’accoglienza della reliquia di un santo francescano, originario della Chiesa di Puglia, sant’Egidio da Taranto. Ricordato anche come il “guaritore di Napoli”, al santo è intitolato il chiostro del convento annesso alla Parrocchia-Santuario di Francavilla Fontana. Sino al 6 novembre la preziosa reliquia sarà esposta in Parrocchia per la venerazione da parte dei fedeli, segnandone così l’inizio del pellegrinaggio tra i luoghi francescani del Salento, che si svolge sino a febbraio 2021 per festeggiare il venticinquesimo anniversario della canonizzazione di sant’Egidio da Taranto, voluta dal papa santo Giovanni Paolo II e tenutasi in Piazza San Pietro il 2 giugno 1996.
“Non abbiamo voluto dar vita a un comitato per i festeggiamenti del cinquantesimo della parrocchia – sottolinea il parroco fra Giancarlo Greco – per essere sempre aperti al contributo di tutti e per essere pienamente una comunità generativa che evangelizza e si rigenera. Sarà un impegno, spero entusiasmante, per il neo eletto Consiglio Pastorale. Sin dal primo momento del mio insediamento, avvenuto a settembre 2019, ho sentito questa ricorrenza come un tempo di grazia e di bellezza, il dono speciale di una festa che coinvolga ogni giorno ciascun parrocchiano e l’intera comunità. Se da un lato gli eventi pubblici potrebbero essere fortemente penalizzati dall’emergenza sanitaria in corso, dall’altra parte abbiamo certamente l’occasione per valorizzare la crescita di una comunità che sia radicata nel territorio, attenta all’ascolto e allo sviluppo della persona e della vita cristiana, aperta al dialogo, all’annuncio, alla carità generosa. Insomma, siamo chiamati a interpretare concretamente e a vivere pienamente l’Evangelii gaudium, la prima esortazione apostolica di papa Francesco. L’invito è quindi quello di vivere l’intero anno liturgico in chiave giubilare, con una speciale attenzione al tempo di Avvento e di Quaresima, al Natale e alla Pasqua, alla festa in onore della titolare della parrocchia, la Madonna della Croce; di sant’Antonio da Padova, nella felice coincidenza della memoria dell’arrivo di sant’Antonio in Italia con l’affidamento di questo luogo ai Frati minori, la festa dei santi Pietro e Paolo, nella data del cinquantesimo dell’istituzione della Parrocchia”.
Tra gli eventi, uno spazio particolare sarà riservato alla formazione, così come indicato dall’Assemblea parrocchiale svoltasi lo scorso settembre.
Infine, un logo, realizzato da Adriana Serpentino, cresciuta e formatasi nella Gioventù francescana della parrocchia, accompagnerà l’intero anno. Una croce, chiaro riferimento al titolo della parrocchia, campeggia su un libro aperto e il suo prolungamento diventa una strada: la storia e il futuro della comunità parrocchiale sono il cammino di “una Chiesa in uscita”, semplice e libera, come ripete sempre papa Francesco, sin dal suo primo anno di pontificato.