Sono state tante oggi le telefonate giunte in redazione. “Perché non c’è una comunicazione sul covid? Quanti positivi abbiamo?”.
Questo tipo di informazione è molto delicata e non si può divulgare sulla base di “voci di popolo”.
Per questo motivo, come ogni volta, ci siamo interfacciati con il sindaco Ignazio Punzi per capire la reale situazione.
Il comune comunica i dati che riceve dalla Prefettura che, a sua volta, riceve dal Dipartimento di Prevenzione. Il dato odierno, per ovvie ragioni, non è aggiornato con gli esiti dei tamponi dell’ultima ora, pertanto da dato ufficiale, a Montemesola risultano – sulla base dei tamponi effettuati – 6 persone positive. In realtà, ufficiosamente, sappiamo che i casi alla data odierna, sarebbero circa 10. Molti circoscritti nell’ambito dello stesso nucleo familiare, pertanto non si teme il rischio di focolai. Le persone poste in isolamento fiduciario, sono invece 67. Per molti di loro il provvedimento terminerà entro sabato.
Chi deve stare in isolamento
Altro argomento molto dibattuto, quello dell’isolamento fiduciario. Dopo i casi di positività riscontrati nella scuola elementare, sono state poste in isolamento fiduciario tre classi, senza obbligo di tampone, in quanto l’Asl non ha ritenuto a rischio i bambini, poiché la maestra risultata positiva, è stata distante oltre un metro dai piccoli tutti muniti di mascherina. Non vi è stato dunque un contatto stretto.
La classe quarta elementare, invece, causa positività di un alunno, è stata posta in isolamento con tampone, per via di un cosiddetto “contatto diretto”.
Per quanto riguarda la quarantena, questa è fortemente raccomandata per coloro che abbiano avuto un contatto diretto con persone risultate positive al Covid. Durante la quarantena, in caso di sintomatologia, è opportuno rivolgersi subito al proprio medico curante o al Dipartimento di Prevenzione Asl. Per i conviventi di coloro i quali sono stati sottoposti a quarantena, per i motivi di cui sopra, è invece raccomandato limitare i contatti e le uscite solo per reali esigenze.
Le raccomandazioni
Si tratta di un periodo difficile che riguarda anche la nostra piccola comunità. Non occorre fare la caccia alle streghe, né vergognarsi della quarantena o di un eventuale contagio.
È opportuno continuare ad adottare le misure di prevenzione che oramai conosciamo bene: mascherine, distanze di sicurezza, sanificazione di mani e ambienti.
La nostra è una comunità con alta densità di popolazione anziana che abbiamo il dovere di proteggere utilizzando il buon senso. Anche se pensi che il “Covid non esiste” o che “si tratta di business”, quando entri in un’attività commerciale o esci in strada in presenza di altra gente, abbi rispetto degli altri e indossa la mascherina.