Nella serata di ieri la Guardia Costiera di Taranto ha sequestrato circa 80 kg di Oloturie nel Mar Grande di Taranto. Il mezzo navale GC A85, infatti, nell’ambito della continua attività di controllo del territorio a tutela dell’ambiente marino e costiero, ha individuato 2 secchi bianchi occultati nello specchio acqueo adiacente i campi mitili in zona San Vito in cui erano contenuti i c.d. cetrioli di mare.
Il prodotto ittico, di cui è vietata la pesca, era stato evidentemente nascosto da pescatori di frodo che, accortisi della presenza dei militari, si sono dati alla fuga lasciando il pescato occultato, in modo da poterlo riprendere in un momento successivo.
La Guardia Costiera, quindi, ha sottoposto a sequestro l’intero quantitativo di Oloturie che è stato poi rigettato in mare in quanto ancora vivo, procedendo contestualmente alla denuncia penale contro ignoti per deturpamento e danneggiamento dell’ecosistema marino.
Gli esemplari della classe delle Holothuroidea, difatti, rientrano tra le specie marine protette la cui pesca è vietata dal Decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali del 30/12/2019, in quanto le ricerche scientifiche effettuate dal C.N.R. hanno evidenziato il ruolo centrale di tale specie nella produttività dell’ecosistema marino, la cui pesca indiscriminata è causa di gravi ed irreparabili danni all’ambiente marino, nonché di diminuzione della biodiversità ed alterazione degli equilibri ecologici.
Nella stessa mattinata, durante il pattugliamento del territorio, la Guardia Costiera di Taranto ha elevato una sanzione amministrativa di euro 1.000 nei confronti di un pescatore subacqueo sprovvisto di pallone di segnalamento