La giunta comunale ha deciso di partecipare al nuovo bando promosso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti “Qualità dell’abitare”. Il 16 settembre scorso, infatti, è stato firmato il decreto di concerto tra questo ministero e i dicasteri dell’Economia e delle Finanze e per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, in cui sono previsti 853,81 milioni di finanziamenti per promuovere processi di rigenerazione di ambiti urbani specificamente individuati, al fine di concorrere alla riduzione del disagio abitativo e insediativo, con particolare riferimento alle periferie, all‘incremento della qualità dell’abitare e di parti di città e all’incremento dell’edilizia residenziale pubblica. Ogni città con popolazione superiore ai 60mila abitanti potrà presentare, entro 120 giorni, 3 progetti da 15 milioni di euro ciascuno.
«Si tratta di un’occasione unica per la nostra città – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Ubaldo Occhinegro –, per intervenire con progetti di trasformazione urbana, in linea con il DPP, utili per incrementare l’edilizia residenziale pubblica e realizzare soluzioni durevoli per la rigenerazione del tessuto socio economico, per l’arricchimento culturale, la qualità dei manufatti, dei luoghi e della vita delle persone, in un’ottica di innovazione e sostenibilità, senza consumo di nuovo suolo».
Il Comune di Taranto, con le direzioni competenti e l’Urban Transition Center, grazie a un accordo di collaborazione tecnica tra l’amministrazione, l’Arca Ionica e l’agenzia strategica Asset (che nello specifico fornirà assistenza tecnica tramite il TaLab), sarà impegnato nei prossimi mesi nell’elaborazione di tre progettualità organiche e di ampio respiro che coinvolgeranno il quartiere Paolo VI, Salinella/Taranto2 e Lama/Talsano, per reperire complessivi 45 milioni di euro di finanziamenti.
«I tre progetti interesseranno tre aree caratterizzate da una forte densità abitativa di tipo pubblico – ha proseguito Occhinegro – e da un accentuato disagio socio-economico. L’indirizzo dell’amministrazione è quello di promuovere progetti di rigenerazione urbana che implementino in maniera sensibile i servizi e le infrastrutture in questi quartieri, rifunzionalizzando aree e strutture in abbandono con una forte impronta “green” e riqualificando l’edilizia popolare anche attraverso l’efficientamento energetico degli edifici popolari, la riprogettazione degli spazi esterni e l’implementazione di aree verdi attrezzate, parchi, strutture adibite alla vita sociale e culturale di prossimità. Nei prossimi mesi il comune promuoverà un ricco calendario di incontri nei quartieri che serviranno a progettare assieme ai cittadini tali interventi, ascoltando necessità e desiderata degli abitanti che saranno i veri protagonisti della trasformazione urbana che ci apprestiamo a concretizzare».